Cittadino Europeo dell'anno

Pubblicato il 25-11-2011

di Claudio Maria Picco

Il premio al fondatore del Sermig Ernesto Olivero. Lo consegna il vicepresidente del Parlamento Europeo, on. Gianni Pittella.

Per l’occasione erano presenti all’Arsenale della Pace l’eurodeputato Oreste Rossi che ha avanzato la candidatura, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, l’assessore Stefano Gallo in rappresentanza del sindaco di Torino Piero Fassino, il sottosegretario agli Interni sen. Michelino Davico ed altri esponenti politici e istituzionali.

“A nome del presidente Jerzy Buzek sono particolarmente felice di consegnare questo premio ad Ernesto Olivero per i meriti guadagnati sul campo”. “Ernesto è un costruttore di pace”, ha dichiarato Pittella, auspicando poi che anche l’Europa, nata per portare la pace in un continente devastato da conflitti tragici, possa tornare ad essere costruttrice di pace nel mondo, sulla strada maestra della non violenza, della solidarietà, della convivenza. “Tanti anni fa lui si è messo in gioco e attorno a quel gesto ce ne sono stati altri di donne e di uomini, di ragazzi e di ragazze, che hanno scelto la stessa strada, che lo hanno accompagnato”. Richiamando il messaggio della Bontà disarmante che anima lo stile di vita dell’Arsenale ha poi concluso sottolineando che: “È questo l’insegnamento che noi abbiamo voluto trarre dall’esperienza di Ernesto Olivero ed è per questo che lo abbiamo premiato”.

Ernesto Olivero dedica il premio ai giovani perché non si arrendano al male e capiscano che possono cambiare la politica, il sistema finanziario, la società: “Nel silenzio abbiamo costruito qualcosa di bello per le donne, per gli uomini. Nel silenzio abbiamo costruito un po’ di dialogo, che significa sedersi attorno ad un tavolo pronti a cambiare qualche idea, altrimenti il mondo non cambia". "Noi non saremo mai di nessun partito, prosegue il fondatore del Sermig, quello che ci unisce è aiutare l’uomo a riscoprire meglio se stesso, a riscoprire le esigenze della povera gente, a capire che il bene più grande è accogliere immigrati e profughi in un modo più serio e più vero, è dare spazio ai giovani”. Infine, ricordando che i politici presenti – di diverse appartenenze – hanno rilevato che l’Arsenale è un “crocevia istituzionale”, conclude: “Questo premio, che ci ha sorpreso e fatti felici, ci consentirà di continuare ad aiutare le Istituzioni a camminare insieme per il bene comune”.

Di Claudio Maria Picco








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(foto: Tiziano Nobile)

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