Rispetto

Pubblicato il 28-09-2021

di Fabio Arduini

Il rispetto nasce da uno sguardo particolare. Quello che parte dal cuore, quello che è capace di costruire spazi in cui l'altro trovi occasioni per sentirsi persona, e quindi per fiorire. Uno spazio di pace. Per questo l'ogget­to dello sguardo è davvero particolare, perché non è oggetto di conquista, ma di promozione. L'origine della parola è il verbo latino "spector", il cui significato è ovviamente guardare. La sua speciale sfumatura di significato è il guardare a lungo. Non inganni la parola specchio, proprio perché quando tale oggetto venne battezzato così, era talmente opaco che richiedeva, appun­to, che ci si guardasse dentro in modo prolun­gato. Il rispetto richiede di spendere del tempo per essere fatto nascere: non ci si può improvvi­sare esperti in rispetto. Poi però diventa anche un guadagno personale. È ragionevole infatti aspettarsi rispetto in contraccambio, ed inoltre, guardando a lungo, si acquisisce conoscenza degli altri e umanità. Da gioco di sguardi a gioco di potere: ecco che succede quando il guardare diventa il guardarsi e il rispetto verso se stessi diventa prendere le misure della propria rispet­tabilità con buona pace degli altri. Una bellissi­ma parola che è stata sfigurata e aspetta sempre di venire liberata.

 

Fabio Arduini
NP maggio 2021

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok