Messaggio di Luis Inácio Lula da Silva

Pubblicato il 22-01-2021

di Redazione Sermig

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Messaggio del Presidente della Repubblica Federativa del Brasile
Luis Inácio Lula da Silva
In omaggio a Dom Luciano Mendes de Almeida
Brasilia, 1 marzo 2008

 

Una volta è stato chiesto a Dom Luciano quali sono le cose che devono cambiare per trasformare la società. Egli ha risposto: “La fame, la miseria, le rivalità, i conflitti, la violenza, la perdita del senso della vita. Siamo chiamati ad amare e a trasformare”.
Pochi hanno risposto con tanta dedizione a questa richiesta. Pochi hanno amato tanto profondamente il prossimo, soprattutto il più povero. Dom Luciano ha fatto dell’amore la sua arma nella lotta per trasformare la società. È stato, proprio lui, un Arsenale di Speranza.

Nulla è più giusto che rendergli onore ogni giorno, con gli insegnamenti e le opere che ci hanno legato. Nulla è più giusto che dargli omaggio sempre, come oggi fanno il Sermig, l’Arcidiocesi di Mariana e la centenaria Arcidiocesi di San Paolo.
Nulla è più giusto che dare ad una istituzione, che tutti i giorni accoglie con amore 1.150 uomini in situazione di vulnerabilità sociale, il nome di “Dom Luciano Pedro Mendes de Almeida”.

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Brasilia, 13 maggio 2003. Da sinistra, Ernesto Olivero, il presidente Lula e Dom Luciano.
 

Dio mi ha concesso l’opportunità di stare molte volte a fianco di Dom Luciano. Abbiamo combattuto insieme la buona battaglia. Ho imparato molto. Abbiamo imparato tutti. Ogni brasiliano e ogni brasiliana che ha lottato in difesa dei bambini, dei diritti umani, della libertà e della democrazia ha come riferimento questo apostolo che non si stancava di ripetere: “La nostra vita in questo mondo è fare il bene”.

Dom Luciano ha seguito fino alla fine il vangelo che predicava. Quando era già molto malato, con una voce molto debole, ha avuto la forza di dirmi al telefono: “Vada avanti, non si dimentichi dei poveri di questo Paese”.
Mai più i poveri saranno dimenticati.

Mai dimenticheremo quest’uomo che, ancora in vita, ha conosciuto il luogo dove sarebbe andato quando ci avrebbe lasciato. E ha rivelato a tutti noi come era questo luogo, quando ci ha detto, con quell’umiltà che era la sua caratteristica: “Ho scoperto che il Cielo è vedere gli altri felici”.

Auguri a tutti e molte grazie a Dom Luciano, per tutto

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Vedi anche:
L'Arsenale della Speranza dedicato a Dom Luciano

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