R.D.CONGO: un Natale “nuovo”
Pubblicato il 31-08-2009
Gli auguri di una missionaria che dopo la guerra e la povertà sta affrontando un’epidemia di colera. Senza perdere la speranza.
Bukavu, Natale 2006
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il Natale é ormai alla nostra porta. La nascita del Salvatore, che dona pace e gioia al mondo intero, é per me un’occasione privilegiata per esprimere a ciascuno di voi il mio affetto e la mia riconoscenza per quello che siete per me e per gli amici dell’Africa, che Dio mi ha affidato, perché li ami e me ne prenda cura. Da quando il Figlio di Dio si é fatto uomo, il Mistero dell’Incarnazione continua dentro la nostra vita ed é a noi che il Signore chiede di renderlo vivo, presente ed operante. È proprio grazie alla nostra fede, speranza e carità che questo seme divino, piantato nel cuore di ogni figlio e figlia di Dio il giorno del Battesimo, può dare frutti di amore e di gioia. |
Qui, nella grande Repubblica Democratica del Congo, morte e vita si danno duello, in maniera spietata: dopo più di 40 anni di dittatura ed oppressione, negli ultimi due anni, col concorso di tanti uomini di buona volontà di questo Paese, in particolare della Chiesa, e della comunità internazionale, finalmente il popolo ha potuto andare a votare e scegliere il proprio presidente. Finalmente, dopo aver assistito alla morte di più di tre milioni di innocenti, sterminati tragicamente, il 6 dicembre Joseph Kabila Kabange (foto), scelto per condurre questo popolo martoriato, ha prestato giuramento. |
Nel suo discorso programmatico (Messaggio alla nazione) ha dichiarato la “fine della ricreazione” nella Repubblica Democratica del Congo. Ha detto di impegnarsi a costruire un Congo nuovo, dove, ogni giorno, il popolo si rimette al lavoro, rovesciando i parametri della povertà in un cantiere di prosperità. Si é impegnato a riabilitare le infrastrutture (strade e ferrovie che non esistono più da anni; porti, aeroporti e vie navigabili) a fare la riforma del sistema educativo, a dare acqua ed elettricità, a migliorare il servizio sanitario del paese e l’habitat. Si impegna pure a lottare contro la povertà, la corruzione, l’ingiustizia e le disuguaglianze sociali. Per ora, queste sono solo promesse, ma noi preghiamo che il Signore riempia di saggezza, d’intelligenza, nonché del suo Amore, il nostro nuovo Presidente. Per il resto, da quasi 2 mesi, qui a Bukavu, stiamo affrontando una terribile epidemia di colera; ogni giorno arrivano al nostro centro del colera numerosissimi contagiati, più morti che vivi. È grazie al vostro prezioso sostegno materiale che possiamo strappare centinaia e migliaia di vittime alla morte. Grazie anche di quest’opera di carità! A voi, carissimi amici, che da molti anni ormai, continuate con grande generosità e coraggio, la vostra amicizia, fraternità e solidarietà con i più poveri (bambini malnutriti, bambini che non possono andare a scuola o farsi curare) e con un’Africa ancora in cammino verso la giustizia e la pace, dico un GRAZIE colmo di riconoscenza e di affetto. Le mie consorelle, i medici e il personale dell’Ospedale generale di Bukavu, i nostri fratelli del Burundi e del Congo, che per anni avete sostenuto con la vostra carità e preghiera, tutti i numerosissimi bambini che han potuto crescere, andare a scuola e continuare a vivere anche grazie a voi, ed io, testimone di tutto questo mondo di bene, vi auguriamo: BUON NATALE! FELICE ANNO NUOVO! L’Emmanuele, che viene ad abitare tra noi, vi ricompensi e vi ricolmi del suo Amore e della sua Gioia! Con affetto e riconoscenza |
vostra suor Lucia Sabbadin |
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Per informazioni sulla R.D.Congo: digitalcongo.net |