Avanzamento progetto scuola per i bambini delle comunità costiere

Pubblicato il 31-08-2009

di Andrea Gotico

Aggiornamento al 10 agosto 2006
Partner: Diocesi di Chingleput
L’intervento proposto e assieme definito, rientra in una logica di potenziamento di strutture esistenti, per metterle a servizio in particolare di piccole vittime della recente catastrofe; una scelta che ha per finalità ultima di contribuire ad una evoluzione delle comunità costiere più povere, attraverso l’elemento di novità della formazione dei loro bambini e giovani.
Nel villaggio di Paramankennikuppam, si sta concludendo la realizzazione di ‘ostello’ per ospitare 70 bambini e 80 bambine provenienti da una decina di villaggi costieri della zona – cristiani e non.
La struttura, la prima di questo tipo nella zona, permetterà così ai giovani ospiti di studiare nelle locali scuole gestite dalle Suore del Sacro Cuore di Gesù, che offrono in quella località educazione scolastica di qualità, e formazione umana, sostenute unicamente dall’aiuto di donatori. Allargando così la frequenza scolastica a bambini e bambine che finora non ne hanno avuto possibilità, mancando strutture idonee nei singoli piccoli villaggi.
Ancora più dopo il recente disastro è una grande priorità, per costruire nel tempo un tessuto nuovo nei villaggi, contribuendo allo sviluppo delle persone e, attraverso loro, delle loro comunità. Nel contempo è altrettanto una priorità poter offrire una atmosfera nuova: in un luogo confortevole e sicuro, un ambiente sereno e accogliente, una nuova esperienza umana arricchente, è anche la possibilità di ricomporre un po’ alla volta in questi piccoli, le profonde ferite psicologiche della tragedia accaduta, ben visibili tuttora tra la gente dei villaggi.

70 bambini e 80 bambine sono già pronti ad entrarvi. Sulla necessità dettata dal far fronte alla emergenza, nello scorso anno hanno già studiato nella scuola primaria delle suore, ospitati nella stessa.
I genitori, poveri e poco scolarizzati, si rendono ben conto della opportunità che i loro figli hanno, di entrare nella vita in una dimensione nuova; che non rimuove ogni difficoltà, ma aiuta ad affrontarle, e con speranza.
Opportunità che resta aperta a quanti ancora verranno di volta in volta.
Dopo aver sperimentato i ritardi – principalmente per le difficoltà avute nel formalizzare l’acquisto del terreno, e poi per via delle piogge torrenziali – che tutte le iniziative nella zona non hanno mancato di subire, si è ora in procinto di raggiungere l’obiettivo di aver completato l’agibilità della struttura entro un paio di mesi.

La struttura muraria è stata completamente realizzata.
Si è reso necessario un ulteriore supporto, per consentire il completamento di quanto all’opera manca per diventare effettivamente funzionale: impianto elettrico, pittura, pavimentazione, porte e finestre. I ritardi accumulati prima per via del terreno non disponibile, poi delle piogge torrenziali in autunno, hanno ancora fatto subire l’impatto con la crescita dei prezzi dei materiali, in primo luogo del cemento.
Anche questi ultimi lavori sono ora in corso.

La Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù, nella persona di Sister Maria Selvam, è responsabile del complesso scolastico in cui l’ostello va ad inserirsi.

La Congregazione è piuttosto giovane, costituita nel 1967, con sede a Vellore nel nord del Tamil Nadu; il suo carisma è il servizio ai poveri e agli orfani, “offrire servizio agli abbandonati”.
La Congregazione è una realtà assai dinamica, cresciuta lentamente ma con costanza. Il servizio è stato migliorato e allargato sulla base delle necessità dei momenti, dei luoghi e della gente. Oggi fanno parte della Congregazione 240 suore, 30 novizie, 20 postulanti, 25 aspiranti, e 25 pre-aspiranti. Provvede a 45 case, dislocate in 16 Diocesi degli Stati del Tamil Nadu, Andra Pradesh, Pondicherry, Maharastra.
Oltre alla animazione spirituale ed ecclesiale, sono gestiti degli orfanotrofi, 10 in varie aree; una casa per anziani abbandonati, due case per 150 portatori di handicap fisici e mentali, tra i 5 e i 20 anni. Una casa per 50 bambini piccoli abbandonati o orfani. Quattro centri di accoglienza diurna per 55 bambini e ragazzi.
Le suore gestiscono inoltre scuole di insegnamento medio in Tamil e in Inglese, in zone arretrate sia in termini economici che sociali ed educativi, con programmi specifici di accompagnamento per chi è più in difficoltà nell’apprendimento. Sono inoltre insegnanti in scuole diocesane.
Gestiscono inoltre 12 dispensari in aree rurali non servite da ospedali, con infermiere e presenza part-time di dottori. Animano progetti che offrono lavoro a giornata a 150 ragazze, in sartoria, tessitura e battitura a macchina.
Nelle zone in cui sono presenti svolgono programmi di alfabetizzazione per gli adulti, e di coscientizzazione, rivolti ai più poveri ed emarginati, per creare consapevolezza del loro valore, e dei loro diritti; è questa una attività su cui si pone molta enfasi, e che coinvolge il lavoro di un buon numero di loro.

Il costo del progetto è stato pari a Euro 28.700

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