Solo grazie

Pubblicato il 05-09-2019

di Ernesto Olivero

La storia più incredibile della mia vita

Il 2 agosto 1983 eravamo soltanto un piccolo gruppo di giovani. Non avevamo una lira, ma avevamo un sogno. Il vecchio arsenale militare di Torino che aveva prodotto le armi per l’esercito italiano era ormai un rudere, ma sentivamo che doveva essere la casa di questo sogno. Le istituzioni ce l’avevano promessa, ma il sì definitivo tardava ad arrivare. Allora ci siamo rivolti più in Alto … ed è arrivato l’Arsenale della Pace. Che ora è anche la Casa di Maria, presente tra le vecchie mura in un modo tutto particolare. Lo racconto in un capitolo del mio ultimo libro.

Con semplicità mi sono deciso a raccontare la storia di Maria Madre dei Giovani a tutti gli amici che, in modi e momenti diversi, ho potuto incontrare; con cui ho condiviso qualcosa di me, da cui ho raccolto confidenze, idee, riflessioni. Ognuno mi ha insegnato qualcosa, da ognuno – un bambino, una donna, un uomo, un’autorità, una celebrità, un barbone, uno straniero, qualcuno che ha subìto violenza... – ho imparato qualcosa di prezioso. Un alcolista, un uomo di strada, per esempio, mi ha insegnato ad amare Maria per un aspetto che non avevo mai considerato. Un venerdì santo mi avvicina e mi dice: «Oggi in questo venerdì santo bisogna stare molto vicini alla Madonna». Al mio sguardo che lo interrogava risponde: «Perché oggi perde suo figlio». Non ero mai giunto ad una riflessione così profonda. Mi ha aiutato a capire il dramma nascosto nella profezia di Simeone: «E anche a te una spada trafiggerà il cuore»; quanta trepidazione per suo figlio ha colpito il cuore di Maria. Da quel momento ho amato di più la Madre di Gesù con la sua sofferenza. Da quel momento sono cambiato. Ho tanti amici, dunque, ma c’è ancora posto per tanti, tanti altri.

È a loro, uomini e donne, ragazzi e ragazze, amici belli come il sole e pieni di vita, che dedico la storia della Madre di Dio delle Tre Mani, la più incredibile storia della mia vita. Ora sento di aprire il cuore a tutti questi amici, di condividere alcune confidenze intime. Le condivido con il cuore, e so che possono essere comprese solo se accolte con purezza di cuore, per l’amicizia e per l’amore che ci unisce.

Dalla prefazione del card. Gualtiero Bassetti
Per la memoria di Maria Madre dei Giovani, la diocesi di Torino, con l’Arcivescovo Cesare Nosiglia, ha scelto la data del 2 agosto. Quel giorno, la Chiesa festeggia il Perdono di Assisi (ottenuto da san Francesco con il suo “giovanile” ardore), e la Fraternità del Sermig, fondata da Ernesto Olivero, ricorda l’ingresso, nel 1983, all’Arsenale militare di Torino, trasformato in Arsenale della Pace. Ma ogni giorno e ogni ora possiamo far nostro il mandato dell’arcivescovo Nosiglia: «La Madre dei giovani… protegga il loro cammino verso il Signore Gesù e li renda sempre più coraggiosi testimoni del suo vangelo».

Ernesto Olivero
Editoriale
Nuovo progetto
Agosto / Settembrte

 

 

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