Couturier

Pubblicato il 04-06-2019

di Elisa D’Adamo

di Elisa d'Adamo - Durante la seconda metà del Seicento le creazioni della moda femminile nascevano per la maggior parte a Parigi. Erano indossate da “poupees de mode”, letteralmente “bambole di moda”, abbigliate secondo le ultime novità, che venivano poi diffuse nelle maggiori capitali europee. Il sarto era per lo più un lavoratore alle dipendenze di uomini e donne di corte e di personaggi di alto lignaggio. Nel Settecento, soprattutto grazie all’estro di Maria Antonietta, gli abiti diventano più lussuosi e il gusto personale si intreccia con la fantasia e l’eleganza delle modiste.

Bisogna però attendere metà Ottocento per parlare della figura del couturier cioè un vero e proprio stilista che crea abiti e cura l’intera immagine della donna. In quegli anni nasce l’haute couture e il più celebre esponente è Charles Worth, artista e innovatore nel campo della moda. È infatti il primo ad apporre l’etichetta con la sua firma all’interno degli abiti, a far sfilare i modelli in anticipo rispetto alla stagione, ad utilizzare indossatrici per presentare le sue collezioni e a seguire i propri gusti personali e non più le indicazioni delle clienti. La moda in Italia è ancora di ispirazione prevalentemente francese; i primi segnali di autonomia si sviluppano con le celebri Esposizioni Internazionali di Milano e Torino a inizio Novecento.

In quegli anni la silhouette pian piano abbandona le romantiche e gonfie gonne di crinolina per sposare una linea ad S, con busto molto stretto e fondoschiena accentuato, grazie all’utilizzo della tournure, una struttura per sostenere i ricchi drappeggi posteriori degli abiti. La donna sembra assomigliare ad un fiore con lo stelo ondulato, elemento tipico dello stile Liberty. Altro grande couturier del passato è il francese Paul Poiret (foto), sarto geniale che nel 1906 crea il primo abito privo di corsetto. Amante dell’Oriente e delle linee fluide, è stato uno dei massimi sostenitori dell’uso della biancheria intima, contribuendo all’emancipazione femminile.

Elisa d'Adamo
USI&COSTUMI
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok