Ecoline wash

Pubblicato il 09-11-2017

di stefano

di Stefano Caredda - A Carmignano di Brenta (Pd) una cooperativa sociale dà lavoro a giovani neet, che non studiano e non lavorano.
l lavaggio dell’automobile fatto a domicilio che diventa uno strumento per aiutare ragazzi a rischio devianza. Ci sono tantissimi modi per far fruttare le buone idee e spesso per riuscirci non servono grandi investimenti o organizzazioni complicate: basta un po’ di inventiva, l’arte di arrangiarsi al meglio e un po’ di professionalità.
In Veneto è appena partita un’iniziativa che mette assieme un servizio (magari non indispensabile ma comunque utile ai cittadini) con una esigenza sociale, quella di garantire un’opportunità concreta di formazione e occupazione a giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio.

A portarlo avanti a Carmignano di Brenta, in provincia di Padova, è una cooperativa sociale, Rinascere, espressione della Comunità Papa Giovanni XXIII. «Ci accorgiamo ogni giorno di quanto sia difficile rispondere alle richieste di aiuto soprattutto dai cosiddetti Neet, i giovani inoccupati che non studiano e non ricercano lavoro – spiega Giovanni Paolo Ramonda, presidente della comunità –. Privi di un’occupazione, i giovani non riescono a costruire un progetto di vita, rischiando di incappare in dipendenze patologiche o di finire a vivere in strada. Per questo è fondamentale aiutarli a riscoprire il proprio valore nella società attraverso il lavoro».

Ed ecco allora l’idea e la sua realizzazione. Una prima squadra, composta da due persone, è operativa da metà settembre: si tratta di un tutor interno alla cooperativa e di un giovane inattivo e a rischio di devianza segnalato dai servizi sociali. Il progetto prevede un tirocinio d’inserimento lavorativo di sei mesi, al termine del quale – se l’esperienza sarà stata positiva – il giovane verrà assunto a tempo indeterminato dalla cooperativa. Dopo 18 mesi sarà dunque attivata una seconda squadra con le stesse modalità e poi una terza nell’arco di tre anni.

La prenotazione del lavaggio a domicilio potrà essere effettuata attraverso un’apposita app Ecoline wash oppure telefonicamente. E ovviamente i risultati dipenderanno anche dal successo di pubblico che avrà l’iniziativa, partita grazie ad un contributo di poco meno di 50.000 mila euro ottenuto da una fondazione bancaria, che ha garantito anche una fase di accompagnamento imprenditoriale. Proprio perché le idee, anche quelle semplici, hanno bisogno di buona volontà ma anche di professionalità per camminare con le proprie gambe.

Stefano Caredda
REDATTORE SOCIALE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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