Uno per volta

Pubblicato il 01-07-2017

di Flaminia Morandi

Flaminia Morandi - MINIMAdi Flaminia Morandi - Vuoi conoscere Dio? Comincia a conoscere te stesso, ripeterebbe Evagrio Pontico, IV secolo, se oggi si trovasse a fare un incontro con tanti giovani. Ma io mi conosco benissimo!, si sentirebbe rispondere. Io sono geloso, direbbe qualcuno, io sono irascibile e io insofferente, io bastian contrario, io parlo male, io mi scoraggio. Se mai Evagrio si convincesse ad andare a un simile incontro (e forse no, perché proprio per capire quello che ogni uomo ha dentro, s’è nascosto per 14 anni in un deserto) ribatterebbe: No, non dire: io sono fatto così. Dì: mi aggredisce più facilmente il dèmone dell’ira, della gelosia, della tristezza, dell’orgoglio… Usa le parole giuste, perché quello che dici, finisci per credere…

Quando Dio ha creato il mondo ha detto: è cosa molto buona. L’uomo è creato per essere figlio di Dio, libero da ogni paralisi. La sua natura, e quindi la tua, direbbe Evagrio, è divina. Sono le tentazioni che sono contro natura. Incrostazioni, scaglie di pietra che vogliono soffocarti, toglierti la libertà, impedirti di realizzare la tua vera personalità. Già, dici bene tu che te ne sei andato lontano da tutto, salterebbe su qualcuno; io vivo una vita normale, in mezzo alla gente, a scuola, al lavoro. Come faccio a vincere le tentazioni? Quando provo a reprimere la rabbia, magari ci riesco sette volte, ma all’ottava ti dico che lo strozzo, quello lì. Proprio qui sta l’errore: reprimere non serve a niente, risponderebbe Evagrio, e neppure rimuovere, ignorando il problema.

Prova a far così: di tutti i tuoi difetti, l’ira, la pignoleria, il parlar male o che so io, prendine uno solo per volta. Ogni mattina dì: oggi sto attento a controllarmi su questo. A metà mattina verifica com’è andata e scrivitelo su un quadernetto. Lo stesso fai la sera. Lo vincerai? No, ma comincerai a starci attento. Mentre vivi, prendi coscienza di quel tuo difetto. E quando cadi, lo guardi e ti dissoci: ci sono cascato, ma io non sono lui. Io non sono identificato con la mia ira, con la mia maldicenza, con la mia vanagloria e neppure con le pretese della mia sensualità. Dopo un mese che prendi coscienza e ti dissoci, stai tranquillo che quel difetto comincia a perdere forza. E tu entri nella vita spirituale, che poi è questo: quello di cui prendi coscienza e approvi, cresce, quello di cui prendi coscienza e non approvi, diminuisce. Te lo dico per esperienza: quando un démone si sente scoperto, si stufa di aggredirti e taglia la corda. Di questo stai sicuro: non sopporta la luce della tua attenzione. Non ti fidi? Perlomeno provaci! E vedrai.

Flaminia Morandi
MINIMA
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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