Il mattino di Pasqua

Pubblicato il 11-06-2017

di Chiara Dal Corso

Chiara Dal Corso - UOVA E COLORIdi Chiara Dal Corso - Cosa potevano avere nel cuore quelle povere donne che quel mattino, presto prestissimo alle prime luci dell’alba si recarono in fretta al sepolcro con oli profumati e unguenti per curare e profumare un corpo morto? Cosa avevano nel cuore, quale sgomento, quale dolore loro che avevano conosciuto da vicino quell’uomo, avevano visto i suoi gesti, la sua mitezza, lo avevano servito, ospitato in casa loro, sicuramente preparato pranzi e cene a lui e ai suoi discepoli? Quale dolore poteva abitare nel loro cuore dopo aver visto un così buon e saggio maestro trattato come un cane randagio, picchiato, oltraggiato come non si farebbe al peggior nemico, torturato e ucciso in quel modo orribile? E poi costrette anche ad abbandonare il corpo in fretta e aspettare un giorno lunghissimo e penoso prima di poterlo almeno pulire e rendergli gli onori che merita un cadavere?

Icona della resurrezioneE quali lacrime, quale stupore trovarsi davanti ad un sepolcro vuoto! E quale capogiro nel vedere un angelo che ti parla che sa benissimo cosa cerchi e cos’hai nel cuore e ti rassicura dicendoti che lui proprio lui è vivo? Una pace, una consolazione una meraviglia non immaginabili! Oppure, come è capitato a Maria di Magdala, sentire la sua inconfondibile voce che ti chiama, di nuovo, proprio mentre piangi disperata che ti sembra che tutto il mondo sia crollato intorno a te, proprio lui di nuovo vivo vicino a te? Una gioia indescrivibile, una consolazione fortissima che ti rimargina in una frazione di secondo tutte le ferite, e una grinta inaudita che ti spinge a dirlo a tutti a tutti subito! Incominciando da quelli che come te lo amavano così tanto!

Come rappresentare tutto questo in un’icona? L’icona come il Vangelo narra i fatti il resto lo possiamo intuire. Ecco qui un esempio che mette insieme due degli episodi che sono capitati quel mattino narrati dagli evangelisti. Le donne che vanno al sepolcro e vedono l’angelo, rappresentate in una sequenza di movimento: da destra la prima china sulle bende, rimaste avviluppate come un bozzolo, la seconda che si accorge della presenza dell’angelo e la terza identificata come Maria di Magdala che vede Gesù e lo riconosce. Buona Pasqua!

Chiara Dal Corso
UOVA E COLORI
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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