Viaggio interiore

Pubblicato il 21-11-2012

di Gabriella Delpero

di Gabriella Delpero - Quale potrebbe essere il primo passo lungo la strada del viaggio interiore?

Per partire occorre innanzitutto allontanarsi fisicamente dal luogo in cui si abita, con tutto il suo contorno di abitudini, ambienti, persone. Tutte cose a prima vista scontate ed anche piacevoli… quando si tratta di una sospirata vacanza estiva! Partendo per un viaggio dentro di sé, invece, non tutto viene così naturale.

Anzi, non appena ci si accinge a fare il primo passo al di là della soglia subito ci si può sentire assaliti da un mare di pensieri, in quel momento tutti assolutamente inutili ed illogici, tanto che si finisce ben presto col chiedersi: ma cosa succede?

Non mi ero forse riproposto di stare un momento in silenzio, al riparo dalle solite preoccupazioni, per poter riflettere in santa pace su me stesso? E invece sono nel bel mezzo del labirinto della mia mente, con tutti i suoi tortuosi sentieri, e dopo aver  camminato a lungo mi ritrovo esattamente al punto di partenza, con la sensazione di aver sprecato un sacco di tempo.

Ma allora, voglio partire veramente o no? Forse oggi non sono ancora pronto… meglio rimandare a domani, quando le condizioni meteo della mia testa saranno più favorevoli.  Possono passare così anche molti giorni senza che si riesca a fare un solo passo al di là della porta di casa.

Cos’è che al momento buono ci blocca? Probabilmente il rischio, la paura di trovarci di fronte ad una verità su noi stessi diversa, più sconcertante di quella che solitamente ci raccontiamo.
È una sfida. Alzi la mano chi vuole raccoglierla.

Scrivete a Gabriella Delpero
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