VIETNAM -CAMBOGIA

Pubblicato il 30-04-2021

ACCANTO AI BAMBINI

Scolarizzazione e formazione umana per bambini e bambine di famiglie povere nelle città.

Pozzi, aule di scuola, laboratori per offrire opportunità di lavoro a giovani ragazze e madri presso comunità rurali, evitando l’emigrazione nei grandi centri urbani.

Progetto attivo dal 2002, e a continuare

 ‘Il mondo si salva un bambino alla volta’: è’ questo il senso del nostro affiancarci da quasi vent’anni con energia al lavoro sistematico di assidua presenza accanto a famiglie in difficoltà, e aiuto per farne studiare i figli, delle amiche Suore FMA in Vietnam, Cambogia, Birmania. In Paesi dove una certa libertà economica non implica una riduzione del controllo dello stato sulla vita dell’individuo; le suore ‘conquistano’ giorno dopo giorno la loro presenza, che vuol essere incisiva, ma deve restare discreta.

La scuola - quella delle Suore, quella pubblica, i doposcuola - sempre la chiave per crescere come persone, capaci di essere, di fare, di scegliere: restituire dignità. Per imparare ad apprendere, e non smettere poi mai nella vita. E anche a vivere più ampia la dimensione e responsabilità della ‘famiglia allargata’, solidarietà reciproca che è salvezza dei poveri, esposti a ogni crisi senza margini di manovra.

Sono ormai un centinaio i bambini che in Vietnam abbiamo accompagnato, fin da piccoli, a completare i loro studi, anche nelle superiori. Accanto, tante altre diverse realizzazioni, in città e villaggi – pozzi, aule, formazione di insegnanti, laboratori di sartoria in zone decentrate dove ragazze possono migliorare la vita loro e delle loro comunità evitando il conclamato rischio di sfruttamento nelle fabbriche in città.

 

 

PROSPETTIVE

Sono Paesi che in qualche modo crescono, ma in maniera molto diseguale al loro interno, mentre restano pesanti vincoli sulle persone. Sono ora mete turistiche, sfavillano i marchi internazionali, ma moltissime vite restano ‘normalmente precarie’.

L’accesso alla scuola, la formazione professionale, sono un metodo efficace per ridurre le diseguaglianze che stanno dividendo e fiaccando le società ovunque, limitandone lo sviluppo e la coesione.

 L’esperienza dimostra che è possibile. E’ il percorso di una storia a misura d’uomo.

La speranza di una povera madre è così nella sua figlia che ha iniziato il corso e, oltre all’educazione umana che riceve, potrà trovare un lavoro più remunerativo e aiutare la sorellina a studiare, riparare un po’ la loro casetta, guardare al suo futuro con più speranza. Altri ragazzi, agganciati direttamente nella strada e già ‘laureati in ladrocinio’, mestiere non nuovo per i ragazzi poveri e poco curati dalla famiglia, si formano in altre discipline, si creano opportunità, e insegnano valori ad altri giovani, stando attenti che vengano praticati. Le cose così cambiano. Lo provano le stesse famiglie che, appena migliora in qualche modo la loro condizione, chiedono di ridirigere l’aiuto verso altri più bisognosi. Che non mancano…

 

PUNTI DI RIFERIMENTO

Povertà economica e povertà educativa spesso vanno  a braccetto. Ma si può sempre inventare qualcosa. La Cambogia ha smesso di evocare i suoi vent’anni di guerra coi suoi tristi compagni: crudeltà e isolamento. Una folle ideologia ha quasi annientato un intero popolo, ma la vita ancora una volta si è aperta una via. Il Paese ha conosciuto un modesto sviluppo economico, ma lasciando un ampio spazio a investitori esteri che ne controllano ora larga parte delle terre, sovente per pura speculazione. Sfruttamento dei bambini e delle giovani, povertà, orfani che vivono in strada, sono piaghe aperte. In questo scenario nasce l’esperienza educativa degli “oratori domenicali” itineranti: una scatenata sinergia tra l’accoglienza offerta nella Scuola per Segretarie d’Azienda creata anni fa dalle suore per ragazze che arrivano dai villaggi con un sacchetto di plastica contenente tutti i loro averi, e l’impegno di decine di loro a ‘restituire’ il dono ricevuto nella gioiosa istruzione e formazione umana di 300 bambini, in 5 scuole e poi 4 parrocchie nella grande periferia di Phnom Penh, e per giovani operaie del distretto industriale. Una azione personalizzata e anche attraverso il gioco che insegna l’igiene, e così via.

 

Da tempo, sosteniamo le necessità del programma: trasporti, materiale scolastico ed educativo, medicinali, vestiti e altri beni di prima necessità per le situazioni che lo richiedono.

Vogliamo mantenere questi punti di riferimento per chi non ne ha: una mentalità si diffonde, da persona a persona, al microtessuto della società. Il senso al vivere che si trova nella gratuità, dà radice alla speranza.

 

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo – Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61 Torino

IBAN: IT29 P030 6909 6061 0000 0001 481   Banca Intesa SanPaoloACCANTO AI BAMBINI

 

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