Tanzania

Pubblicato il 03-01-2025

di Mauro Palombo

La sfida di arrivare a uno sviluppo umano, sostenibile, per tutti, è quella di poter vivere una vita semplice, dove il lavoro dà frutti di stabili sicurezze, in una comunità solidale: sicurezza alimentare, acqua salubre, scuola, assistenza sanitaria…

Può sembrare un obiettivo tutto sommato scontato. Tutt’altro, si sa: possibile lo è, per certo, ma non senza un gran lavoro, molto impegno, costante e tenace. Centrata sulla tutela della salute, per un’ampia comunità, è l’iniziativa in corso a Iringa, Tanzania, con le amiche Teresina Sisters: realizzare un nuovo “Centro di Salute”, l’equivalente di un piccolo ospedale. Un progetto molto ampio, che ha richiesto molti sforzi e risorse, ma che è arrivato a un traguardo essenziale. Da agosto infatti, si è avviato il servizio delle parti già realizzate: il poliambulatorio, il laboratorio di analisi, l’ambulatorio pediatrico, e una piccola maternità; assieme alla foresteria per le Suore.

Si sa che in Africa, come in tanti altri luoghi, nessuna prestazione sanitaria è gratuita; neppure nei presidi pubblici, di fatto. Mentre molte delle patologie più ricorrenti sono una letale minaccia per la vita, pur risultando del tutto curabili se ben diagnosticate, e affrontate con le giuste terapie. Avere un riferimento affidabile, dove, a condizioni accessibili e magari anche “flessibili”, si ha fiducia di ricevere attenzione e cura, fa la differenza.

Questo il significato del progetto in corso. Il “Centro di Salute” – intitolato a mons. Francesco Cagliero, fondatore della Congregazione – è in un’area di nuova urbanizzazione a sud della città; sobborghi in parte di edilizia spontanea costruiti da gente alla ricerca di una sopravvivenza nelle attività urbane. Un bacino di utenza oggi di circa 15mila persone, destinato a crescere, con bisogni sanitari articolati e finora disattesi, complice la modesta capacità di spesa. Acquisiti i primi 4.000mq di terreno, la realizzazione delle strutture ha richiesto un paio d’anni; conformemente alle indicazioni via via ricevute dalle autorità sanitarie, i progetti esecutivi sono anche stati rivisti, crescendo in dimensioni – e costi – rispetto agli originari. Completato anche l’equipaggiamento necessario, in specie per il laboratorio e per il temporaneo primo presidio di maternità – ecografo assieme a apparecchi di produzione di igienizzante, e computers.

L’avvio del servizio è un importante punto di svolta; inizio intanto di un percorso celere di sostenibilità, cui la presenza stessa delle suore – infermiere, farmaciste, amministrative – contribuisce significativamente. Il progetto entra ora anche nella sua seconda fase: realizzazione delle strutture ancora mancanti – chirurgia, corsie di ricovero, servizi generali – e prima di tutte la maternità, il cui progetto esecutivo è già pronto. Atteso il richiesto incremento degli spazi di quanto già realizzato, sono stati intanto acquistati altri 2.500mq di terreno, sufficiente ora per tutto il “Centro di Salute”.

Si cambiano così le prospettive di vita di un’intera comunità, prestando cure, e facendo crescere consapevolezza in materia di igiene, sanità, accudimento dei piccoli, prevenzione. Ancora una volta, una rete di solidarietà, restituzione, può sostenere il destino dei poveri.


Mauro Palombo
NP Ottobre '24

 

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