Evangelizzazione, scuola, sviluppo

Buone notizie e belle immagini ci giungono dal Madagascar: dalla missione presso i Bara – Diocesi di Antsirabe, Parrocchia di Manapa – condotta da père Pascal, francescano, e da don Renato Rosso, una vita come sacerdote tra le genti nomadi, che il Sermig affianca e sostiene. Ci parlano di un programma di crescita umana che si sviluppa, con semplicità e con entusiasmo. Le nuove risaie, il nuovo dispensario. Segni di un cambiamento strutturale, che è vera evoluzione perché vissuto in una comunità che non smarrisce la sua identità, ma la arricchisce mentre cresce la sua capacità di fare, di essere, di scegliere per sé e i propri figli. Una vita in cui la propria dignità sia sempre più affermata, e protetta.
Un Paese, il Madagascar, con un passato coloniale molto tormentato, e che – anche dopo la conquistata indipendenza – ha vissuto molto spesso fasi di instabilità politica, con colpi di Stato, sollevazioni, elezioni contestate. Resta tuttora tra i più poveri del continente – 75% degli abitanti sotto la soglia della povertà, 63 anni la speranza di vita – vasto ma non molto popolato. I ricorrenti cicloni, sempre più devastanti, aggravano lo scenario.

La Diocesi occupa un’area di altipiani – sui 1.600 mt – e montagne al centro della grande isola, la parrocchia di Manapa ne è una area ai margini. I primi risultati che stanno ora prendendo forma nascono da un gran lavoro pastorale e di promozione umana, con un'anima forte e attenta alla cura della comunità. Tutto parte dalla fondata convinzione che evangelizzazione ed educazione sono il nuovo nome dello sviluppo durevole; si attua quindi in decine di piccole borgate rurali nel vasto territorio, realizzando e animando, a cura di catechisti e di maestri, decine di piccole scuole e cappelle. L’istruzione è la chiave per una rinnovata vita delle persone, che possono così beneficiare anche dell’aiuto da parte di agronomi locali per migliorare agricoltura e allevamenti, migliorare la loro sussistenza e anche oltre. Il cammino spirituale offre nuovi significati, pieni e consapevoli; contribuendo anche a liberare da ancestrali timori. In una area remota di Manapa, Andranjomanga, raggiungibile solo a piedi e con molte ore di percorso, da pochi anni, grazie anche a don Renato, ha preso poi vita una “missione speciale”, presso la gente Bara, di cultura nomade basata sull’allevamento degli zebù. Con grande rispetto per la cultura locale, si sono alternati periodicamente catechisti, agronomi, infermiere, maestre per aprire poco a poco nuove prospettive per la loro vita. Inizia la scuola, inizia l’agricoltura (e scompare la fame…): pochi anni fa la valle era un ampio canneto, una distesa umida alimentata dalle montagne; ora ordinate e produttive risaie ne hanno preso il posto.

Il passo successivo è il programma sanitario, per un territorio che deve affrontare una situazione drammatica. Accanto alla Parrocchia di Manapa è stata completata la costruzione del primo piccolo dispensario, in cui finalmente potrà essere possibile offrire un servizio medico. La struttura, come ambulatorio, e qualche letto di ricovero, era prevista di un solo piano, ma è stato possibile aggiungerne un secondo. Diventerà anche un’accoglienza per i tecnici che via via verranno a partecipare a tutte le iniziative di sviluppo in corso, e a quelle che si aggiungeranno.


Mauro Palombo
NP gennaio 2025

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