GEORGIA - TBILISI

Pubblicato il 30-04-2021

 

OLTRE L’EMERGENZA

Dove le disuguaglianze generano una emergenza continua per bambini e giovani che finiscono in strada, famiglie in miseria, anziani… progetti, strutture, aiuti, per cercare di andare oltre, dare risposte alle situazioni, creare solidi ponti tra comunità diverse.

Progetto attivo dal 2001, e a continuare

La Georgia è un piccolo territorio, tanto periferico quanto però strategico per il collegamento tra Europa e Asia, vittima per questo di conflitti e tensioni tra potenti vicini, e tra interessi globali, in particolare per il controllo di vie sicure per il convogliamento del petrolio dell’Asia Centrale. Parti del Paese sono in mano a indipendentisti su base etnica, guerre ancora recentemente combattute restano latenti. La grande e diffusa povertà dei primi anni del Paese, indipendente dal 1991, è andata riducendosi, ma resta ancora alta, quanto le diseguaglianze. La privatizzazione del sistema sanitario esclude chi non può permettersene le prestazioni; il welfare è minimo, e solo azioni solidali cercano di evitare la completa esclusione sociale dei poveri, tanto giovanissimi quanto anziani. L’emergenza, dopo tanti anni, continua a permanere; i più deboli – bambini e ragazzi che finiscono a vivere in strada, famiglie in miseria, anziani… - continuano ad avere estremo bisogno di aiuto per vivere e per cercare di costruire qualcosa di diverso per il futuro della loro vita.

 

VITA PER TANTI

Padre Witold Szulczynski, sacerdote salesiano polacco, è in Georgia dalla nascita del nuovo stato. A intervenire con tenace impegno sulle tante emergenze della diffusa povertà, ma sempre lavorando  anche per superarle, con una evoluzione reale delle situazioni: il miglioramento della situazione sanitaria, l’impegno per la crescita socio-educativa e professionale dei ragazzi emarginati di Tbilisi, la capitale, e di altri centri del Paese. La lunga storia di collaborazione con lui nasce dall’amicizia di Ernesto Olivero con Papa Giovanni Paolo II, che ha chiesto di sostenere quest’opera. Si innesta per alcuni anni nella relazione con la Caritas Georgia, di cui Padre Witold è stato a lungo direttore. Molti gli aiuti inoltrati, in decine di containers a sostegno delle centinaia di persone che accedono ogni giorno alle mense, alla scuola, alle accoglienze e assistenze.

Con un impegno molto importante di risorse è stata poi interamente realizzata una grande struttura per dare casa e formazione a un centinaio bambini di strada: “La nostra casa”. Che, in locali molto funzionali, ospita anche altri progetti: mensa per anziani e bisognosi (700 pasti al giorno oltre agli ospiti), centri giovanili (più di 300 partecipano), scuole di formazione, riabilitazione e assistenza terapeutica, e laboratori professionali di artigianato.
 

Il lavoro è poi continuato con iniziative promosse in prima persona dal Padre Witold, e poi dalla Comunità Salesiana che ora guida. Prosegue l’invio di un corposo flusso di aiuti per le ‘emergenze’ ricorrenti tra i poveri – alimenti, indumenti, materiale sanitario e di igiene - soprattutto per superare l’ultima parte della stagione fredda, quella della maggiore scarsità – e per l’assistenza domiciliare che è stata organizzata per oltre 200 anziani ammalati. Parte del materiale inviato – abiti, scarpe, altro - genera anche risorse necessarie per operatori e personale sanitario.

E poi attrezzature per le accoglienze e materiali per gli specifici ulteriori progetti definiti assieme. Molto materiale scolastico e diverse aule informatiche: perché restare esclusi dalla scuola può non avere rimedio, e si possa non restare estranei a un mondo ovunque sempre più complesso.

Macchine da cucire per creare occasioni di lavoro; significative iniziative di sviluppo agricolo, che sono state dotate di impianto fotovoltaico e attrezzature.

 

COSTRUIRE PONTI

L’esperienza suggerisce, che tante ‘piccole’ azioni per chi è nel bisogno, sono pietre che formano un arco di solidarietà a sostenere con forza ‘ponti’ di comunicazione, che superano baratri anche molto profondi.

La comunità cattolica georgiana è piccola ma ben inserita e in buone relazioni con la maggioranza cristiano ortodossa, che ne apprezza l’impegno, e lo assume un po’ come ‘modello’ di intervento.

Ogni azione svolta è indirizzata senza distinzione di appartenenza religiosa: ogni risposta che è possibile dare, assume quindi un significato particolare e molto importante nel contribuire a costruire relazioni nuove tra le persone. E, in particolare, proprio tra le comunità cattoliche e quella ortodossa, con cui iniziative e aiuti sono condivisi. Per arricchirsi delle differenze, in un rinnovato clima di amicizia e fiducia, che di ponti andrà ad edificarne ancora e ancora. 

 

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo – Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61 Torino

IBAN: IT29 P030 6909 6061 0000 0001 481   Banca Intesa SanPaolo

 



 

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