Capaci di costruire

Andare a scuola si può intendere in modi diversi. Una monotona ovvietà per alcuni, una insperata prospettiva per altri, in genere i più ansiosi di coglierla con frutto.

Vent’anni fa, ad Hong Kong, abbiamo ricevuto un appello da un’amica suora per molti anni in Vietnam, che desiderava poter permettere a bambini e bambine di famiglie povere di frequentare la scuola; e di poter farlo al meglio, con l’aiuto di un doposcuola, di un accompagnamento frequente con le famiglie, e quant’altro necessario. La volontà di condivisione di parecchi amici ha reso possibile rispondere. Di anno in anno, da allora, fino a oggi.
La Congregazione delle FMA ha ampliato poi l’ambito a Myanmar e Cambogia; e tanti altri interventi sono stati possibili. Molti percorsi scolastici si sono potuti svolgere, con una serenità, trovando sbocco nel lavoro. Specie in zone rurali, aule, aule informatiche, laboratori di sartoria per dar lavoro sul posto, sono stati realizzati. Nuove maestre si sono formate per servire poi le loro comunità di origine. Sono state sostenute scuole professionali, e le iniziative sul territorio da loro germinate.

In questi contesti, tanto più con l’accogliente lavoro delle suore che rinforza l’impegno dei piccoli e quello delle famiglie, non si tratta unicamente di formarsi ricevendo nozioni, pur preziose.
Per il bene di tutti si realizza un percorso educativo, con un bagaglio di valori, per apprendere a essere, a fare, a scegliere: a costruire qualcosa di significativo, per sé e per altri. Nella responsabilità, consapevoli del proprio valore, e di quello della partecipazione solidale alla vita della famiglia e della comunità.
Anche qui, la scuola come chiave di inclusione.

Due anni di pandemia hanno generato da subito sconvolgimenti profondi e grande incertezza. L’equilibrio del sistema globale, rapidamente cresciuto in una profonda interdipendenza, è tanto complesso quanto fragile. E fragili le faticose opportunità che in tante parti del mondo si sono generate per la gente comune, che lotta per emergere dalla povertà.

Nel 2020 l’Asia meridionale ha subito una contenuta emergenza sanitaria; molto più grave invece nel 2021, e ancora in questi mesi. Più pesante ancora però quella economica, per un Paese come il Vietnam che ha la punta del suo sviluppo manifatturiero nella produzione per l’export. Che stenta a recuperare, tra incertezze nella domanda, e logistica da rimettere in funzione. Non va meglio per il turismo in Cambogia…

Questo tempo ha messo a dura prova le attività svolte coi ragazzi; forzatamente hanno subito battute d’arresto nei lockdown imposti. Ma, la scuola ha ripreso da tempo, e, non senza grandi difficoltà, le iniziative non hanno smesso di essere uno strumento di solidarietà in una situazione divenuta estrema per i più vulnerabili, che sono molti. I ragazzi e le ragazze sostenuti nella scuola ne sono stati anche loro protagonisti. Allestendo accoglienze per chi ha perso tutto, raccogliendo e distribuendo aiuti per una qualche sussistenza. È il messaggio forte che ci arriva: nel tempo che viviamo le parole restano importanti, ma non hanno significato senza gesti di solidarietà che comunicano vita.


Mauro Palombo
NP maggio 2022

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