Liberi di credere nel bene

Pubblicato il 10-05-2025

di Ernesto Olivero

Ottant'anni di libertà, libertà conquistata a caro prezzo, riconosciuta come fondamento della nostra vita nazionale dalle pagine della Costituzione. Libertà dell'individuo ma che si realizza sempre in una comunità.
Libertà che è sempre responsabilità verso il bene comune. Lo ricordano con le loro parole Ernesto Olivero, Sergio Mattarella, David Sassoli e Luca Jahier


Oggi sembra che tutto il mondo civile che conosciamo sin dall’infanzia si sia imbarbarito facendoci ritornare indietro nel tempo, a quei secoli bui in cui era la forza bruta a comandare, non l’ingegno dell’invenzione, non la sapienza del costruire, non la ricerca di conoscenza. Tutto quello che rende uomo l’uomo, tutto quello che rende civile un continente sembra non contare più agli occhi di tanti, persi dietro la bandiera dell’interesse personale immediato. Costi quello che costi. Ci si fa la guerra con le armi e con le speculazioni finanziarie, a volte anche solo per il miraggio di un arricchimento economico riservato ed esclusivo.

Da cristiano penso che questo succeda perché il mondo si è allontanato da Dio. Fine della storia? Sono convinto di no, che una nuova storia può cominciare, proprio a partire dai luoghi dove si combatte per un pezzo di terra in Ucraina, in Sud Sudan, nel Corno d’Africa. A partire dalla Terra Santa. Sono ancora convinto che se questi due popoli – l’israeliano e il palestinese – che hanno guardato finora troppo all’io e poco a Dio – impareranno a convivere, ad ascoltare le parole di saggezza che Dio ha dato loro nei testi sacri, vivranno liberi dall’odio, e Gerusalemme sarà veramente capitale mondiale della Pace, come suggerisce il suo stesso nome.
Sono ancora convinto che i saggi e i buoni che vivono in territori sconvolti dalla guerra possano catalizzare le forze migliori della società. Che i saggi e buoni che abitano l’Europa, gli Stati americani e ogni continente, ci possano ancora insegnare la dedizione agli altri, l’onestà, l’umiltà nel riconoscere i propri torti, il servizio gratuito e libero da interessi di parte.
Sono ancora convinto che tanti impegnati in politica oggi possano aiutarci a fare un passo in profondità, facendosi ispirare dai grandi saggi che li hanno preceduti fornendo l’esempio che anche dalle macerie della guerra si può risorgere stringendo un patto di pace. Riscoprendo insieme – come dice il Siracide – le ragioni e il senso del proprio impegno per il bene comune. Il recente anniversario della Liberazione dell’aprile del ’45 fa tornare alla mente il valore della libertà testimoniato dal sacrificio di molti che hanno rinunciato alla vita per assicurarla nuovamente a tutti. Queste persone passano ora il testimone a ognuno di noi, semplici cittadini di questo mondo in fiamme. Con determinazione e fiducia aiutiamo con l’esempio di una vita onesta tanti a ritrovare la strada della saggezza. A rimettere insieme questo mondo a pezzi, a risanare la frattura generata dalle diseguaglianze che provocano un rancore sordo che rende il cuore chiuso e impermeabile al dolore dell’altro, visto come nemico del mio bene, nemico della mia pace.
Continuo a credere che il buono, il bello, il vero può ancora essere patrimonio dell’umanità.
 

Ernesto Olivero
Editoriale
NP maggio 2025


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