Voglia di legalità

Pubblicato il 27-10-2022

di Max Laudadio

Come riuscire a essere responsabili della propria felicità, trasformando le difficoltà in opportunità

La gente ha veramente bisogno che lo Stato inizi a fare la sua parte, concretamente, in difesa di chi denuncia, in aiuto di chi ha paura, a sostegno di chi crede che legalità sia sinonimo di libertà.

 

Nel mese di giugno ho avuto l’onore di partecipare a un’importante manifestazione sulla legalità. Era una cerimonia di premiazione di coloro che si sono distinti per azioni meritevoli, e che si è svolta in una bellissima sala del Campidoglio a Roma, alla presenza di numerose autorità politiche e militari e di svariati ospiti in abito da sera.

Il Premio Legalità è stato istituito in nome di un famoso generale, scomparso da qualche anno, e la sua memoria continua a vivere grazie a suo figlio che ogni anno organizza questo premio.

In apertura il sindaco di Roma ha voluto sottolineare l’importanza dello Stato nella lotta alle mafie, alla corruzione, al lavoro nero, alla droga, e a tutto quello che per definizione non rispetta i canoni abituali della legalità. L’applauso della sala lo ha congedato e lui, senza aspettare l’intervento degli altri ospiti previsti in scaletta, se n’è andato. Poi, è toccato a un assessore che con una voce impostata da attore ha esaltato i progetti in materia di legalità dell’amministrazione di cui faceva parte e, dopo aver ricevuto l’ennesimo applauso, è uscito dalla sala. Di seguito hanno parlato altri due politici e per finire l’organizzatore del premio, tutti erano concordi sul nemico da combattere: l’illegalità in ogni campo. È difficile raccontare cosa ho provato mentre parlavano, tutto mi arrivava finto, preparato a tavolino, distante dalla realtà che siamo abituati a vivere. Quando ho sentito il mio nome mi sono alzato e ho cercato di non mostrare il mio fastidio.

Il presentatore, volto di Rai 1, ha letto la motivazione del premio, che evidentemente era destinato al programma televisivo in cui lavoro da oramai vent’anni, e successivamente mi ha lasciato il microfono. A dire il vero non avevo preparato niente e per questo ho lasciato parlare le mie emozioni.

Dovete sapere che in sala era presente anche un mio caro amico, un imprenditore siciliano che per anni ha subito pressioni dalla mafia, e anche lui era lì per ritirare un riconoscimento al suo coraggio. Ho incrociato il suo sguardo per qualche secondo proprio mentre stavo iniziando a parlare e non ho potuto non raccontare la storia del nostro primo incontro quando, con l’azienda ancora nera dalla cenere, distrutto dai debiti, attendeva da anni e anni i rimborsi dello Stato che gli avrebbero permesso di ripartire dignitosamente. La burocrazia lo stava uccidendo più della mafia. Ma non solo, non aveva ottenuto nemmeno la scorta per la sua famiglia ed era stato costretto a investire gli ultimi soldi che aveva per comperare una macchina blindata che lo facesse sentire un pò più al sicuro.

Lo Stato, lo stesso Stato che gli aveva chiesto di avere coraggio denunciando i soprusi mafiosi, che aveva riconosciuto in lui meriti, onori, parole di stima, e che tramite i suoi portavoce in giacca e cravatta gli avevano promesso importanti rassicurazioni, in realtà lo avevano lasciato letteralmente solo.

Striscia ha cercato di aiutarlo in tutti i modi e sono serviti svariati servizi prima che gli venissero riconosciuti i suoi diritti, e forse anche solo perché qualcuno deve aver pensato che il polverone mediatico non avrebbe portato consensi. Mentre parlavo alla platea attenta, ero cosciente che il mio racconto avrebbe offeso qualcuno dei presenti, ma non ho fatto niente per evitarlo. Ho concluso sottolineando che la gente ha veramente bisogno che lo Stato inizi a fare la sua parte, concretamente, in difesa di chi denuncia, in aiuto di chi ha paura, a sostegno di chi crede che legalità sia sinonimo di libertà. Ma chissà se avrò mai la fortuna di vedere un cambiamento così grande.

Max Laudadio

NP Giugno-Luglio 2022

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok