Una Parola per me

Pubblicato il 29-04-2023

di Domenico Agasso

Francesco lancia un appello a superare le divisioni ecclesiastiche. C’è un'unica Chiesa, «Dio ci chiede di essere uniti».
Il Papa avverte che un’istituzione «dal cuore stretto sarebbe una maledizione»; e ammonisce: «Non perdiamoci in tante discussioni secondarie». Il 22 gennaio il Pontefice nella basilica di San Pietro celebra la messa in occasione della "IV Giornata della Parola di Dio".

Nell’omelia il vescovo di Roma evidenzia che «è un dono rivolto a ciascuno e che perciò non possiamo mai restringerne il campo di azione perché essa, al di là di tutti i nostri calcoli, germoglia in modo spontaneo, imprevisto e imprevedibile, nei modi e nei tempi che lo Spirito conosce».
E se la «salvezza è destinata a tutti, anche ai più lontani e perduti, allora l’annuncio della Parola deve diventare la principale urgenza della comunità ecclesiale, come fu per Gesù. Non ci succeda di professare un Dio dal cuore largo ed essere una Chiesa dal cuore stretto»; aggiunge senza leggere il testo scritto: «Questa sarebbe, mi permetto di dire, una maledizione »; non accada «di predicare la salvezza per tutti e rendere impraticabile la strada per accoglierla; di saperci chiamati a portare l’annuncio del Regno e trascurare la Parola, disperdendoci in tante attività secondarie, o – afferma di nuovo a braccio – tante discussioni secondarie ». Occorre imparare «da Gesù a mettere la Parola al centro, ad allargare i confini, ad aprirci alla gente, a generare esperienze di incontro con il Signore».

Jorge Mario Bergoglio dice «semplicemente “grazie” a chi si dà da fare perché la Parola di Dio sia rimessa al centro, condivisa e annunciata. Grazie a chi la studia e ne approfondisce la ricchezza; grazie agli operatori pastorali e a tutti quei cristiani impegnati nell’ascolto e nella diffusione della Parola, specialmente ai lettori e ai catechisti». Grazie a quanti «hanno accolto i tanti inviti che ho fatto a portare il Vangelo con sé ovunque e a leggerlo ogni giorno».
E infine un «ringraziamento particolare ai diaconi e ai sacerdoti: grazie, cari fratelli, perché non fate mancare al Popolo santo di Dio il nutrimento della Parola; grazie perché vi impegnate a meditarla, viverla e annunciarla; grazie per il vostro servizio e i vostri sacrifici.
Per tutti, sia consolazione e ricompensa la dolce gioia di annunciare la Parola di salvezza».

 

Domenico Agasso
NP febbraio 2023

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