Un aiuto per l'affitto

Pubblicato il 01-08-2020

di Gianfranco Cattai

Qualche giorno fa una signora mi confidava che agli inquilini dei due alloggi che affitta, avendo saputo che erano rimasti senza lavoro, aveva telefonato dicendo che il loro impe­gno a pagare l’affitto «non era una priorità». Caspita! Un atteggiamento motivato da un rapporto fiduciario e di rispetto nei confronti dei due nuclei famigliari. Una bella azione di cittadinanza attiva che anticipa le possibili azioni del Governo che con il Decreto ha previsto il blocco degli sfratti e la sospensione delle rate dei mutui sulla prima casa. Nulla però sugli affitti: né per il proprietario né per l’inquilino. Certo la signora mi ha confessato di avere una serie di quesiti a cui non sa dare risposta. Il concetto di priorità verrà recepito dagli inquilini come non dovuto o semplicemente di ritardato paga­mento? Per quanto tempo? Ma se gli inquilini nei prossimi mesi non troveranno più lavoro come potranno procedere? Recedere dall’affitto? Per trasferirsi dove? Oppure chiedere una riduzione drastica dell’affitto? Di ven­dere non se ne parla: quanto potran­no valere in questo momento questi due alloggi? Eppure sulla rendita la proprietaria fa affidamento rispetto alla sua sostenibilità economica. Si parla di normative regionali, nazio­nali ed europee che prevedano bonus ai proprietari o agli inquilini: ma per quanto tempo? Di che entità? Alcune proposte che limitano i bonus a tre mesi sembrano non tener conto delle incognite che dobbiamo affrontare per il futuro. Si dice che nulla sarà come prima, che bisognerà rico­minciare con un altro sguardo. Ma a questa signora, pensionata, anziana, che risposte possiamo dare?

La presidente della Commissione UE Ursula Von Der Leyen in un intervento su Avvenire circa un nuovo Piano Marshall per un’Europa Solidale scriveva: «Abbiamo pro­posto un nuovo strumento, il Sure, per garantire che le persone possano mantenere posto di lavoro e reddito e per aiutare le imprese a restare a galla durante la fase di stallo. Fornirà 100 miliardi di euro per aiutare i gover­ni a integrare il reddito se l’azienda avrà dovuto ridurre le ore lavorative e potrà servire anche ad aiutare i lavoratori autonomi. Si tratta di un aiuto per chi deve pagare l’affitto, le bollette o la spesa e per mantenere in vita altre imprese…».

Non vediamo l’ora di poter dire alla signora che il suo atteggiamento di garantire i propri inquilini per la loro abitazione sarà prossimamente premiato da un sostegno europeo. Sperando che venga presto adottato dal governo del nostro Paese senza essere complicato da qualche buro­crate che sapendo di essere inutile complica gratuitamente la vita anche di quella signora.

Gianfranco Cattai
NP maggio 2020

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