Un sogno di 60 anni fa
Pubblicato il 15-04-2025
Poche settimane fa abbiamo avuto aggiornamenti sulla sonda Parker e sul suo viaggio che procede verso luoghi mai esplorati.
La Parker Solar Probe è una sonda spaziale progettata e costruita dalla NASA (ente responsabile della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d'America) con la missione di osservare la superficie solare più esterna. È stata lanciata nel 2018 e, già in quell’anno, era arrivata a una distanza mai raggiunta prima, diventando l’oggetto artificiale più vicino al Sole in assoluto, permettendo così di studiare aspetti relativi alle sue caratteristiche fisiche e al vento solare. L’avvicinamento al Sole è progressivamente aumentato grazie alla generazione di orbite sempre più piccole che hanno percorso una traiettoria a spirale, possibile con l’utilizzo del pianeta Venere come “fionda gravitazionale". Pochi giorni fa sonda Parker è riuscita a raggiungere la corona solare, quella parte superficiale del Sole che si rende ben visibile durante le eclissi totali di Sole. L’avvicinamento è arrivato a 6,1 milioni di chilometri dalla superficie del Sole, che in termini di distanze astro-nomiche è una distanza molto piccola, con una velocità di quasi 700mila km/h. La sonda ha quindi potuto raccogliere e campionare il materiale di cui è formato la corona solare, permettendone lo studio. Come l’atterraggio sulla Luna ha permesso agli scienziati di capire le caratteristiche e l’origine del nostro satellite, allo stesso modo questa missione ci aiuterà a conoscere meglio la composizione del Sole e ad avere informazioni importanti sulla nostra stella e sul sistema solare, ma anche su altre stelle.
Il nome di questa sonda è dedicato a Eugene Parker, un grande fisico statunitense. Negli anni Cinquanta dello scorso secolo aveva approfondito questioni relative al funzionamento del Sole e più in generale delle stelle e aveva sviluppato una teoria matematica che prevedeva alcune caratteristiche solari, come l’esistenza del vento solare. A distanza di quasi 70 anni, la sonda che porta il suo nome, ha verificato le sue teorie! Pensate che sulla sonda in una scheda di memoria è anche presente una foto dello scienziato e una copia del suo articolo scientifico pubblicato nel 1958 che prevedeva gli aspetti sulla fisica solare che si stanno andando a chiarire con la missione della sonda che porta il suo nome.
Valentina Turinetto
NP Gennaio 2025