Un nobel per i volontari della salute

Pubblicato il 12-12-2024

di Sandro Calvani

Prima degli anni ‘70, la maggior parte dei thailandesi poveri erano contadini. Data la grandezza del territorio, la maggior parte dei poveri non avevano accesso ai servizi sanitari gratuiti, a causa della loro scarsità. Alla fine degli anni ‘70, la Thailandia adottò la Dichiarazione oms di Alma-Ata, chiamata “Salute per tutti”. 

Da allora tutti i governi hanno facilitato l’assistenza sanitaria gratuita negli ospedali e le comunità locali hanno incoraggiato un movimento diffuso di giovani volontari per la salute: medici, paramedici e studenti che cominciarono a visitare tutte le famiglie casa per casa, cominciando con le più povere. A poco a poco, la rete per la salute dei villaggi è cresciuta fino a 1,09 milioni di volontari e ha raggiunto la copertura totale del territorio, comprese le grandi città come Bangkok dove operano oltre 15mila volontari. 

Durante la pandemia Covid, i volontari hanno fatto visita a ogni famiglia, comprese quelle degli immigrati dal Myanmar e da altri Paesi e, grazie anche alle vaccinazioni, hanno ottenuto un tasso di morbilità e di mortalità tra i più bassi al mondo. I programmi principali, compresi la salute riproduttiva e la prevenzione dell’Hiv-Aids, la cura degli anziani soli e la protezione materno-infantile hanno dato ottimi risultati, utilizzando anche delle app di monitoraggio attraverso i telefoni mobili, che sono diffusissimi in Thailandia. La salute mentale e la qualità dell’alimentazione si sono aggiunte alle priorità.

I volontari della salute ricevevano un “bonus” dal governo pari a 25 euro al mese, raddoppiato l’anno scorso a 50 euro, al quale si aggiunge il salario “impareggiabile” della simpatia di tutta la popolazione, espressa anche dalle donazioni in natura delle persone visitate, che non mancano mai di accoglierli come membri della loro famiglia. 

Nell’agosto 2024, il Premio Ramon Magsaysay, l’ambitissimo premio internazionale (con sede nelle Filippine) per l’impegno civico e scientifico – chiamato anche il Nobel dell’Asia – è stato assegnato ai volontari Thai della salute di villaggio.

La motivazione del premio ha riconosciuto la straordinaria efficacia di questo movimento comunitario, che punta ai risultati di milioni di vite salvate. Certo una buona pratica di speranza-azione, meglio che discutere su modelli di salute pubblica di Stato o di mercato usati in altre parti del mondo.




NP ottobre 2024
Sandro Calvani

 

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