Un fiore in mezzo alle pietre

Pubblicato il 01-03-2012

di dom Luciano Mendes

La croce di Cristo ci offre una luce bella e grande, grazie alla quale vedere l’umanità: non solo il buio ma anche gli astri.

Sieger Köder, Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croceIl male nel mondo non può avere una spiegazione razionale. Se l’avesse, non sarebbe più tale, perché diventerebbe comprensibile.
Se supponiamo però la presenza di questo male come frutto del peccato, vediamo che la vita umana non è un assurdo. Se consideriamo la vita umana come frutto della solidarietà, della condivisione, della partecipazione, allora possiamo entrare nel mistero del male condividendo con gli altri le situazioni in cui si trovano e farle nostre per amore, come ha fatto Gesù.
È la grande lezione della croce: non solo un mistero della sofferenza, ma anche una luce che illumina il mistero della vita umana quando nella nostra esistenza si presenta la realtà del male.

Questa considerazione ci deve far pregare molto, perché non è facile, quando siamo dentro la sofferenza, vedere le cose chiaramente, ma non possiamo non ringraziare il Signore che ci ha donato questa luce con la sua passione.
Generalmente pensiamo la croce di Gesù così alta che noi dobbiamo elevare lo sguardo; Cristo invece è vicino, quasi ci invita a vedere da vicino le sue sofferenze, le piaghe, i chiodi, la corona di spine, il suo cuore aperto a noi. Tutto questo ci fa pensare e ci dà la grazia nuova di avvicinare la passione del Cristo alla nostra vita; così ci fa avvicinare la luce al buio della nostra vita e ce ne fa comprendere tanti aspetti.

Fiore tra i sassiUn fiore è sempre bello, ma un fiore che nasce in mezzo alle pietre forse è ancora più bello, perché quello, in fondo, non è il suo posto naturale.
La stessa cosa vale sul piano morale: noi vediamo l’umanità in mezzo a violenze e ingiustizie sociali, ma ogni tanto ci imbattiamo in un ragazzo, una ragazza, una persona saggia, un anziano che, come un fiore in mezzo alle pietre, ci aiuta a pensare di più alla bontà di Dio, ci aiuta a capire come mai Cristo, il fiore sbocciato in mezzo alle cattiverie dell’umanità, ha fatto sì che i fiori continuassero a nascere in mezzo alle pietre. La croce di Cristo ci offre una luce bella e grande, grazie alla quale vedere l’umanità come è per il cielo e le stelle: non solo il buio ma anche gli astri.

Allo stesso modo per l’umanità, non possiamo solo dire: ecco una guerra, ecco delle stragi, ecco una violenza, ecco l’assassino di bambini, ecco la fame, ecco la siccità…
Sembra che abbiamo perso la capacità di vedere i fiori in mezzo alle pietre: quante persone oggi sono veramente piene di bontà, hanno un cuore sensibile alle necessità altrui, sono capaci di commuoversi davanti alle grandissime sofferenze intorno a loro! Queste persone sono come dei fiori.
Cristo è stato il primo fiore in mezzo alle pietre, capace di generare tanti altri piccoli fiori che, come delle stelline, illuminano la bellezza dell’umanità e la storia dell’umanità

da NP 2009/04

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