Un esordio

Pubblicato il 11-07-2022

di Davide Bracco

Nell’anno triste 2020 (non solo ovviamente per i cinema), una voce si è sparsa tra gli specialisti e riguardava l’esordio di una coppia di registi francesi capaci di impressionare i selezionatori del Festival di Cannes al punto da scegliere il loro film per il concorso ufficiale. Ovviamente non capita a tutti di entrare al primo colpo all’interno del festival più importante del mondo.

Ora dopo la clandestinità, il film arriva nelle sale. Si tratta di Gagarine diretto da Fanny Liatard e Jeremy Trouilh e sceneggiato dai due con Benjamin Charbit.

Il sedicenne Youri vive da sempre nelle Torri Gagarin, un vasto complesso residenziale popolare alla periferia di Parigi. Sogna di diventare un astronauta quando il progetto di demolizione del complesso lo trasforma in un resistente. Con gli amici Diana e Houssam, intraprenderà un disperato tentativo per salvare la sua casa, divenuta la sua "astronave".

In Francia il film sulla periferia delle banlieue è ormai diventato un vero e proprio genere nato nel 1995 con La haine di Mathieu Kassovitz (vincitore di un premio a Cannes), spaccato delle tensioni tra francesi maghrebini e polizia, poi riattualizzato nel recente I miserabili di Ladj Ly. Due film dal tono neorealista, crudi nel rappresentare una situazione quotidiana di tensione nelle periferie parigine.

In Gagarine, il genere prende spunto ancora dalla realtà (il film è girato nel vero complesso intitolato all’astronauta russo e fatto di mattoni rossi in grado di ospitare oltre 370 unità abitative presso Ivry-sur-Seine a pochi chilometri da Parigi) ma prende una nuova strada e si innova. Per i ragazzi protagonisti del film, la demolizione dei casermoni non è un atto di rinnovamento urbanistico, ma una minaccia per la comunità a cui appartengono e per i sogni e i ricordi di infanzia. Ecco che i ragazzi si dotano di fantasia e, diversamente dai film precedenti, combattono non con armi l’autorità (qui rappresentata non più da poliziotti ma dagli ispettori del comune), trasformando il casermone in una astronave, lampadina dopo lampadina, con l'obiettivo di ritardare la cancellazione del loro mondo. Riusciranno i nostri eroi?

Davide Bracco

NP Marzo 2022

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