Tutti con Daniele
Pubblicato il 22-05-2025
DANIELE. Il Napoli ha sconfitto il Verona nel ricordo del piccolo Daniele, un ragazzino di 13 anni malato di leucemia. L’allenatore Conte ha disertato la consueta conferenza-stampa, mentre il vice-presidente Edoardo De Laurentiis ha sottolineato nei social quanto il club fosse legato al giovane tifoso. Spesso il mondo del calcio, come nel caso del giocatore della Fiorentina Bove, dimostra di vivere non solo di milioni, ma anche di solidarietà.
ETERNO
RODRI. Non ha profili social, non sfoggia look stravaganti, non ostenta bolidi e sfugge al gossip. Chi può essere? Un campione… marziano? No. È il vincitore dell’ultimo Pallone d’Oro, che premia il giocatore più forte del mondo. Si tratta di Rodrigo Hernandez Cascante, in arte Rodri, asso del Manchester City e della nazionale spagnola. Ha dichiarato: «Sappi che, se perseveri, e mantieni i tuoi valori, Dio ti ricompenserà sempre».
RICONOSCENTE
DOUGLAS LUIZ. È stato il giocatore più discusso del mercato estivo della Juventus, ma è giusto menzionarlo anche per il suo cuore. Douglas Luiz, centrocampista bianconero, non ha dimenticato le umili radici e ha deciso di inviare a Natale 700 cesti, pieni di cibo, agli abitanti della favela di cui è originario: quella di Maré, nella zona nord di Rio de Janeiro. Sui social, ha scritto: «Grazie, Dio per tutto. Ancora una volta faccio ciò che mi fa sentire bene».
GENEROSO
IDEM. Josefa Idem, regina della canoa dall’anima tedesca e italiana, ha compiuto 60 anni, e si gode la seconda vita da psicologa. La sua prossima sfida è insegnare ai giovani la forza della mente. Ed è una sfida eccezionale perché ancora oggi, in certi settori, la figura, ad esempio, dello psicologo è vista come quella del “medico dei matti”. Una clamorosa dimostrazione di ignoranza, da parte di chi non considera il legame mente-corpo.
ILLUMINATA
PANETTA. Francesco Panetta, medaglia d’oro dei 3000 siepi nei Mondiali 1987, ha compiuto una scelta che gli fa onore. Ha abbandonato il lavoro per aiutare e allenare una squadra di ragazzi autistici: «Loro viaggiano ad una velocità diversa dalla nostra, ma chi ha stabilito quale sia quella giusta? Siamo sicuri che i ritmi frenetici della società moderna siano un bene? Devi passare del tempo con loro. Poi, arrivano le risposte, e sono uniche».
CORAGGIOSO
SMITH. Nella nazionale inglese di rugby c’è un grande campione, di padre britannico e madre filippina. Si chiama Marcus Smith, ha 25 anni e ha percepito il dovere di manifestare la sua fede nel cattolicesimo: «Mi ero allontanato da Dio, ma ora l’ho riscoperto. Prego sempre, faccio la Comunione, e la Bibbia mi fa sentire sereno». Sono fondamentali queste “confessioni”, perché costituiscono un modello più certi “testimoni” che altre figure istituzionali.
CATTOLICO
CONEGLIANO. «Il più grande spettacolo, dopo il Big Ben, siamo noi» cantava Jovanotti. E se dovessimo dedicare questa canzone ad una realtà sportiva del 2025, sceglieremmo le pallavoliste azzurre, campionesse olimpiche. Ma, come se non bastasse, il 2024 si è chiuso con la vittoria del Conegliano al terzo titolo iridato nel mondiale per club. Quando si parla di “squadre”, in Italia, viene naturale riferirsi al calcio, ma occorre guardarsi intorno.
IMBATTIBILE
Carlo Nesti
NP febbraio 2025