Trattore comunitario

Sono finalmente cominciate le piogge anche in Giordania e c’è un grande movimento intorno a noi: tutti preparano le loro terre per poter seminare grano, orzo, piselli, fave, ceci... Qui si usa così: dopo la prima pioggia si ara e si prepara il terreno a ricevere la seconda pioggia, per poi seminare.

Anche noi ci prepariamo ad arare e seminare, ma quest’anno con una novità: lo faremo direttamente noi, con il nostro trattore! Ebbene sì, habemus trattore! È arrivato grazie al contributo di diversi amici e l’abbiamo sentito proprio come un dono a tutti noi. La sua storia è cominciata in Italia, grazie ad amici di amici che abbiamo scoperto che si occupavano di trattori in Asia e Medio Oriente. La richiesta è venuta spontanea: «Per caso ci potete regalare un trattore per sostenere il nostro progetto agricolo in Giordania?». E ci hanno dato una possibilità... da verificare con i distributori giordani. Intanto l’amico che ha fatto da tramite, e che a sua volta era alla ricerca di un trattore per un progetto in Africa, ci ha sponsorizzato: «Aiutate loro che ne hanno veramente bisogno!». Dopo poco arriva la conferma che si può fare, ci regaleranno un trattore che il distributore locale ha già ed è adatto alle nostre necessità. Noi cominciamo a prepararci per riceverlo.

Grazie al contributo donatoci da altri amici riusciamo a costruirgli un piccolo garage e ad acquistare i due pezzi che ci servono per arare. Ci informiamo su che patente serva per guidarlo e scopriamo che uno degli autisti dei nostri autobus ha la patente per il trattore ed è ben contento di aiutarci a guidarlo. Intanto la voce che il trattore è in arrivo si sparge e cresce l’attesa di tutti. Finalmente un giorno ci chiamano: «Tra qualche ora saremo da voi con il trattore!». Non ci dimenticheremo facilmente l’entusiasmo di tutti nel momento della consegna. Siamo usciti con i ragazzi, gli autisti, gli insegnanti... e quando il camion con sopra il trattore si è fermato davanti alla porta dell’Arsenale si è levato un «Ooohhh» generale. Non tutti avevano chiaro cosa fosse un trattore, ma tutti avevano chiarissimo che era un regalo per loro. La sua discesa dal camion è stata accompagnata da un tifo da stadio e, appena lo abbiamo parcheggiato, è stato letteralmente sommerso per la foto di gruppo. Il distributore locale, alla vista della nostra accoglienza, ha capito di non essere finito in una “normale” azienda agricola e si è dato disponibile a insegnarci a usarlo e a farci consulenza gratuitamente. Anche quando lo abbiamo usato le prime volte è stato seguito un po’ da tutti, con grande trepidazione.

È questo suo essere “comunitario” che lo rende ancora più prezioso del suo valore e rende il nostro grazie ancora più grande: non solo per il trattore, ma anche per averci resi tutti felici, tutti insieme. Chi ha donato e chi ha ricevuto.

Arsenale dell’Incontro

NP dicembre 2022