Torino- 75 volte grande

Pubblicato il 06-10-2024

di Carlo Nesti

GRANDE TORINO Sono passati 75 anni dalla scomparsa del Grande Torino, dallo schianto del 4 maggio 1949 contro la collina di Superga. Se il ricordo resta così fulgido, è perché quei campioni non ci hanno trasmesso solo il valore della vittoria contro chiunque, ma anche la volontà, l’amicizia e la lealtà. E la capacità di interpretare la smania di riscatto dell’Italia intera, che costruiva il boom economico sulle macerie della Seconda guerra mondiale.
SIMBOLICO

SENNA Sono passati 30 anni da quel tragico primo maggio 1994, in cui il pilota Ayrton Senna trovò la morte a Imola. A distanza di tempo, colpisce ancora la fede di Ayrton, spesso fraintesa e fonte di critiche, eppure mai nascosta. Senna era consapevole fino all’ultimo di essere assistito dall’alto. L’Istituto Ayrton Senna ha già aiutato milioni di studenti perché lui, che era nato benestante, si sentiva in dovere di essere altruista, verso chi era meno fortunato.
INDIMENTICABILE

ESHQI L’iraniana Nasim Eshqi è tra le migliori arrampicatrici a livello internazionale. Da sempre è stata uno spirito indomito, che non si piega davanti a nessun ostacolo. Si è dedicata anche alle arti marziali, sfidando i maschi. Oggi usa la voce per condannare i soprusi, e denunciare gli orrori della Repubblica islamica. È diventata un faro, ma sa che non potrà mai più tornare in patria, per continuare a vivere libera, e per non morire dentro.
INDOMABILE

ESPOSITO Manila Esposito è un’atleta, che ha compiuto una impresa storica. Negli ultimi campionati europei di ginnastica artistica a Rimini, si è coperta di medaglie d’oro: indi-viduale, squadra, trave e corpo libero. Una curiosità: Manila è nata a Torre Annunziata, come la pugile Irma Testa, bronzo a Tokyo 2020. Un’altra barriera abbattuta da una sportiva del sud Italia, dove, purtroppo, la povertà di impianti non agevola l’attività motoria.
ANGELICA

ISRAELE Clamorosa decisione alla Volta Ciclista a Catalunya. Le autorità hanno chiesto alla squadra Premier Tech di togliere tutte le insegne Israel dai mezzi del team. Vi chiederete perché parlarne, quando non è una notizia “che fa bene”. Semplice: perché decine di volte lo sport si è battuto per la pace, ed è giusto ricordare che esiste anche un’altra faccia, triste, dello sport. Censurarla è un obbligo, tanto quanto elogiare la bellezza.
FAZIOSI

PALESTINA Questa, invece, è una notizia positiva. Nelle Olimpiadi della prossima estate, gareggeranno atleti palestinesi. Lo ha annunciato il numero uno del cio Thomas Bach. Si prevede che circa 6/8 rappresentanti parteciperanno a Parigi 2024. Alcuni di loro saranno invitati anche se non si qualificheranno per i Giochi, l’apertura dei quali è prevista il 26 luglio. La cerimonia di inaugurazione sulla Senna sarà un evento indimenticabile.
INCLUSIVI

POGACAR Quando lo sloveno Tadej Pogacar si è arrampicato sulle strade, che portavano al Santuario di Oropa, è sembrato una apparizione. A distanza di tanti anni, la folla si è commossa come per Marco Pantani, che rimontò 49 corridori, prima di tagliare il traguardo da trionfatore. Nessuno era stato in grado di pedalare in salita come l’italiano, che si esaltava proprio sulle pendenze. Pogacar è diventato subito il beniamino di chi tifava per Marco.
FENOMENALE


Carlo Nesti
NP giugno / luglio 2024

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