Sparc

Pubblicato il 12-01-2021

di Stefano Ravizza

I ricercatori del Mit hanno appena gettato le basi fisiche e teoriche per Sparc, un nuo­vo reattore a fusione nucleare che stando a ben sette studi appena pubblicati potrebbe final­mente funzionare. La fusione nucleare (diversa dalla fissione nucleare) consiste nella fusione di isotopi dell’idrogeno a temperature elevatissime (l’idrogeno perde gli elettroni e forma un plasma di ioni) per produrre immense quantità di ener­gia e atomi di elio (scarto di reazione) senza aver bisogno di ulteriore energia.

Tutto avverrà gra­zie al tokamak, uno speciale reattore a forma di ciambella nel quale avviene la reazione di fusio­ne. Poiché il plasma è estremamente caldo, deve essere confinato per mezzo di campi magnetici: Sparc sfrutterà una innovativa tecnologia elet­tromagnetica che utilizza i superconduttori ad alta temperatura in grado di produrre un cam­po magnetico molto più elevato. La costruzione di Sparc dovrebbe cominciare già dalla prossima primavera e durare per quattro anni. Seguiranno test e sperimentazioni e, in caso di successo, si partirà con la realizzazione di una centrale elet­trica in grado di utilizzare l’energia di fusione. Fino ad allora ricordiamoci di spegnere le luci quando usciamo.

 

Stefano Ravizza
NP novembre 2020

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