SOMALIA: Operazione Ibis

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig

Da quanto tempo la Somalia soffre? Già all’inizio degli anni ‘90 il Sermig aveva sentito il dovere di non abbandonare questo Paese a se stesso. Sul mensile del Sermig, Progetto (oggi NP, Nuovo Progetto), E.Olivero aveva raccontato l’incontro con la sua gente ed in particolare con Annalena Tonelli.

di Ernesto Olivero

A Mogadiscio - pensavo - non vedrò niente di nuovo, niente che non abbia già visto, ma mi sbagliavo. Il popolo somalo vive una tragedia biblica, che un insieme di fattori - il sottosviluppo, la dittatura, la guerra, la cultura tribale, l’Islam… - rischia di cristallizzare nel tempo. Umanamente non si intravedono speranze. Ancora una volta l’azione dell’ONU è risultata inadeguata, non ha risolto i problemi politici, ma non ha nemmeno progettato il futuro economico di questo popolo.
Sono stato a Mogadiscio tre volte in un mese con i mezzi dell’Aeronautica Militare Italiana (foto a destra). Ho portato oltre 31 tonnellate di viveri, medicine, macchine da scrivere e da cucire. Ho affidato tutto il materiale al Contingente Italiano, al generale Fiore, al suo vice Cantoni perché ho sentito in loro e ho visto con i miei occhi l’impegno di uomini di buona volontà. Nei diversi viaggi ho potuto verificare il progredire degli interventi e il buon uso del materiale arrivato dall’Italia.


Foto Ramella / SYNC

Non conoscevo questa terra, ma mi aveva spinto in Somalia la vicenda della crocerossina italiana morta al poliambulatorio Italia di Mogadiscio a ventiquattro anni. Maria Cristina Luinetti aveva lasciato scritto in una lettera-testamento alla famiglia “non dimenticatemi”, quasi intuisse che non sarebbe tornata a casa. È morta il 9 dicembre, neanche venti giorni dopo il suo arrivo. […]
Seguendo i militari nelle loro missioni umanitarie sono arrivato a Merka. “Non è nella nostra zona - mi hanno spiegato - ma lì c’è una donna italiana. L’abbiamo aiutata a sistemare alcune cose”. Così ho conosciuto Annalena* ed è un incontro per sempre. Vive da venticinque anni in Somalia. Per sfuggire alla guerra si è spinta in questa cittadina sul mare, ma ormai è guerra anche lì.

È minuta. Gli occhi azzurri, mai fermi, danno la misura della sua forza interiore. Attorno alla sua casa in vari cortili si sviluppa l’ospedale per i malati di tubercolosi. Sono solo capannoni, ma nell’assoluta povertà tutto è pulito. Da un lato le donne e i bambini, dall’altro i malati più gravi; e poi ancora i moribondi. In un cortile la scuola coranica e da un altro lato la cucina. Fuori, gente dimessa dall’ospedale porta via macerie per una piccola paga giornaliera. A poche centinaia di metri la prima scuola e poi lungo la strada principale la scuola più grande con seicento bambini.

Vive così il suo dono, sempre guardandosi le spalle, sempre attenta ai passi da fare, alle parole da dire, sempre sul filo del rasoio. E' una presenza cristiana in un Paese interamente musulmano. Non si sogna nemmeno di parlare del suo Dio, eppure l’accusano continuamente di fare proselitismo. Non con le parole, ma con l’amore che ha per i più deboli: “È così che parli del tuo Dio” le dicono, ed è la verità. Di fronte alle minacce Annalena rimane ferma, irremovibile come il Cristo di fronte ai suoi avversari: “Che male ti ho fatto perché tu mi colpisca?”.
Le ho chiesto: “Come si resiste in una situazione così tesa?”. La risposta è stata un movimento quasi impercettibile delle labbra: “In questa solitudine si può resistere solo se ci si sente fortemente abitati”. Mi ha svelato così il suo segreto e la sua forza. Apro la Bibbia che porto sempre con me e lo sguardo si posa sul versetto del salmo: "Guardate a lui e sarete raggianti". Guardo Annalena, e il suo sguardo è così.

Ernesto Olivero
da Progetto 1994 n.4


*Annalena Tonelli il 5 ottobre 2003 è stata uccisa da un fanatico islamico.

Su di lei vedi:

ANNALENA TONELLI: “Scelsi di essere per gli altri”
8 marzo con Annalena
“Io sono nessuno”
SOMALIA: una cristiana senza etichette

Sulla Somalia:
SOMALIA: una nazione allo stato liquido
DONNA: La cultura dell’infibulazione
La SOMALIA e l’islam

 

 

 

 

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