Senza frontiere

Pubblicato il 03-11-2024

di Sandro Calvani

Come in altri continenti, anche le società asiatiche sono entrate in una fase storica di invecchiamento accelerato. Sempre più vecchi e meno bambini. Allo stesso tempo, diversi Paesi, come il Giappone, la Corea, la Cina, Taiwan e la Thailandia hanno riconosciuto e accettato il fatto che le società, le comunità e la loro composizione familiare sono cambiate drasticamente negli ultimi decenni.

In passato, l’attività intergenerazionale poteva sembrare più naturale o più facile con famiglie e persone di generazioni diverse che vivevano a stretto contatto, dove tutti conoscevano giovani e anziani del vicinato. Ora invece si vive a lungo in una società più frammentata, dove ci si conosce di meno e ci sono scarse opportunità di costruire relazioni positive tra le generazioni. Problemi come l’età (stereotipi negativi o discriminazione basata sulla fascia d’età), l’isolamento sociale, la solitudine e l’esclusione digitale rischiano di diventare sempre più diffusi. Per questo i governi nazionali e i municipi hanno promosso le collaborazioni intergenerazionali, che creano opportunità per modi positivi, piacevoli e di supporto per promuovere relazioni tra le fasce d’età che sono fondamentali per ridurre le distanze di età e l’esclusione sociale. Infatti, costruire relazioni e amicizie reali aiuta ad abbattere gli stereotipi, unendosi in ciò che ci rende più uguali, invece di concentrarsi su ciò che ci rende diversi.

Le attività intergenerazionali possono svolgersi in spazi e luoghi diversi, adattandosi alle esigenze, ai problemi e alle richieste specifiche delle persone e delle comunità coinvolte. I principi fondamentali che aiutano nella pianificazione e in un approccio intergenerazionale efficace migliorano i risultati per l’individuo, la comunità e la società nello scambio intergenerazionale. Secondo questi principi, le attività intergenerazionali dovrebbero essere: di beneficio reciproco per ogni generazione, partecipative in base alle aspirazioni e alle esigenze dei partecipanti; fatte su misura in base alle esigenze individuali; rispettose delle culture locali e degli atteggiamenti dei partecipanti; capaci di promuovere la cittadinanza attiva; interdisciplinari, ampliando l’esperienza dei partecipanti e incoraggiando più inclusività.


Sandro Calvani
NP agosto / settembre 2024

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