Sempre più inclusi
Pubblicato il 04-10-2024
Carcere e dialogo, un binomio che costruisce un ponte, offre l’opportunità di una nuova vita a chi ha infranto la legge ed è detenuto e alla società civile che troppo spesso poco conosce del mondo carcerario. In Italia lentamente, ma sono in continua crescita, vengono promosse iniziative di dialogo. Sono passati pochi mesi dall’esperienza vissuta dagli studenti dell’istituto scolastico paritario di Roma dedicato a Giovanni Paolo II. Le classi quinte dei licei scientifico, scientifico opzione scienze applicate e scientifico sportivo hanno visitato il carcere di Rebibbia, nell’ambito di un progetto di educazione civica e legalità. Lo scopo della visita era di conoscere la realtà carceraria e di confrontarsi con i detenuti, alcuni dei quali hanno raccontato le loro storie e le loro difficoltà.
Gli studenti hanno potuto anche visitare alcune aree dedicate al tempo libero e altre dedicate a lavori utili tra i quali una torrefazione e il centralino del cup dell’ospedale Bambino Gesù gestito da dieci detenuti. I giovani hanno confermato di aver vissuto un momento di dialogo e di scambio umano davvero molto intenso. Un’altra iniziativa notevole è quella della Compagnia della Fortezza, un progetto teatrale nato nel carcere di Volterra. Dal 1988, la compagnia mette in scena spettacoli che coinvolgono detenuti come attori, offrendo loro l’opportunità di esprimersi artisticamente e di confrontarsi con un pubblico esterno. Il teatro diventa così uno strumento di dialogo e di apertura verso il mondo esterno, favorendo la consapevolezza e la crescita personale dei detenuti. Un altro progetto è Scuola Dentro a Milano, dove insegnanti volontari offrono corsi di istruzione scolastica e formazione professionale all’interno delle carceri, rappresentano un ulteriore passo verso il reinserimento dei detenuti nella società.
Questi corsi non solo forniscono competenze pratiche, ma anche momenti di confronto e dialogo con i docenti e i compagni di corso, contribuendo a creare un ambiente di apprendimento e scambio reciproco. Infine, è importante menzionare le iniziative di mediazione penale e giustizia riparativa, che promuovono il dialogo tra vittime e autori di reato. Questi programmi mirano a favorire la comprensione e la riconciliazione, offrendo alle vittime l’opportunità di esprimere il proprio vissuto e ai detenuti di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Queste iniziative, come svariate altre, dimostrano come il dialogo possa essere un potente strumento di trasformazione all’interno del sistema penitenziario, contribuendo non solo alla riabilitazione dei detenuti, ma anche alla costruzione di una società più inclusiva e consapevole.
Chiara Genisio
NP Giugno/Luglio 24