Pericolose convivenze

Pubblicato il 10-03-2023

di Valentina Turinetto

Da quando la pandemia ha stravolto in modo improvviso la vita di tutti, siamo diventati tutti decisamente più sensibili agli argomenti relativi ai virus, soprattutto quando parliamo di varianti di Sars-Cov-2 legate al Covid-19.

In realtà il mondo dei virus è sempre esistito ed è un ambito di studio molto interessante per vari motivi: – Prima di tutto perché ancora non c’è accordo se considerarli o no veri e propri esseri viventi, in quanto non hanno la possibilità di funzionare e replicarsi se non all'interno di una cellula.
– In secondo luogo, perché sono tantissimi, basti pensare che si stima che negli oceani vi siano circa 1031 particelle virali (1 seguito da 31 zeri!!!).
– In terzo luogo, perché i virus sono in grado di agire sui geni degli organismi che infettano, svolgendo quindi un ruolo importante nell’evoluzione di tutti gli esseri viventi.

Non da meno è il mondo dei batteri, che popolano in modo considerevole il nostro organismo. In passato si credeva addirittura che il numero di batteri presenti nel nostro corpo fosse molto maggiore al numero di cellule che lo compongono.
Più recentemente questa stima è stata corretta, lasciando comunque valido il dato che le cellule batteriche con cui conviviamo senza nemmeno accorgercene sono una quota significativa. Alcuni batteri sono importanti per il nostro benessere, formando ad esempio la cosiddetta flora intestinale, altri risultano essere meno simpatici, non tanto perché ci fanno correre in bagno, quanto per effetti a lungo termine sul nostro organismo.

Tra gli aspetti più importanti vi è la possibile correlazione tra alcune infezioni e la maggiore probabilità di sviluppare alcuni tumori.
Questa correlazione è nota da oltre 50 anni, ma solo negli ultimi anni si sono iniziati a comprendere i meccanismi alla base di questa suscettibilità.
Sono oltre una decina i virus o batteri identificati in questi processi; i principali sono l’Helicobacter pylori, il Papilloma virus e i virus dell’epatite B e C, che possono essere responsabili dell’insorgenza di tumore allo stomaco, al collo dell’utero e al fegato, rispettivamente.
Recentemente è anche stato individuato il batterio Morganella morganii, come possibile fattore coinvolto nell’insorgenza del tumore al colon-retto.
L’individuazione di questa correlazione ha permesso di accelerare lo sviluppo di vaccini per proteggersi da queste infezioni. Inoltre, si è nel frattempo compreso come agiscono questi patogeni: gli studi hanno messo in evidenza che i virus possono modificare direttamente il DNA della cellula stessa e sia i virus che i batteri possono creare un ambiente infiammatorio che facilita la produzione di fattori facilitanti la trasformazione delle cellule.
In parole più semplici, è come se un’automobile si muovesse su una strada con i segnali stradali sbagliati e in una situazione di traffico intenso…

Il rischio che capiti un incidente è sicuramente maggiore rispetto ad una situazione di normalità. Le ricerche su queste tematiche permetteranno quindi di prevenire l’insorgenza di tumori o di agire in tempi rapidi e mirati per poter ripristinare il più possibile un “traffico regolare e controllato”.
 

Valentina Turinetto
NP dicembre 2022

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