Neanche l'uomo di Neanderthal

Mi sono venute recentemente tra le mani due notizie, la prima è quella di una nota fitness influencer, che a 23 anni si è sottoposta a un’operazione per non avere figli dichiarando: «Non voglio essere madre, perché la mia vita è già molto piena di altro, non sarebbe corretto avere figli e non dedicare loro il tempo e l’amore a cui hanno diritto. Io ho un istinto materno, ma lo canalizzo in altro, nella creatività. Sono anche madre di me stessa prendendomi cura del mio benessere fisico e mentale». La seconda è quella di un tatuatore che si rifiuta di disegnare una rosa sul collo di un minorenne, nonostante l'insistenza della madre bramosa di soddisfare l'irreversibile desiderio del giovane.

Due notizie che sembrano dipinte apposta per scatenare ogni genere di haters. Infatti, in molti si sentono in dovere di dare una strigliata da una parte alla giovane ragazza e dall’altra alla incauta madre. Leggendo qualche commento sotto le notizie (cosa che non andrebbe mai fatta!) mi imbatto in un certo "Trudi" che scrive così: «Povera ragazza mi fai molta pena e ti auguro di innamorarti di un uomo il cui sogno è avere cinque gemelli». Un tal "Zorro33" ci dà dentro con: «Cara mamma, pagherei per poterti tatuare un'oca in fronte!» A noi umani piace sempre molto commentare spietatamente le scelte altrui, specie se ci troviamo comodamente barricati dietro a un monitor e se assumiamo identità fittizie.

È così dall'inizio dei tempi, con la differenza che all'uomo di Neanderthal non bastava un nickname per cavarsela; e se anche si faceva chiamare "Scimmia del bengala" o "Cavernicolo84", per commentare qualcosa, gli toccava tirare fuori la clava e magari rimetterci un paio di denti. Mio nonno mi diceva sempre: «Le scelte che facciamo possono condizionarci la vita intera, ma ricordati che le parole che diciamo restano per l'eternità».
 

Andrea Gotico
NP dicembre 2022