Milano Fashion Week

Pubblicato il 08-01-2021

di Elisa D’Adamo

La moda non si ferma: dopo l’edizione interamente online di luglio, dal 22 al 28 settembre Milano ha regolarmente ospitato la settima della moda primavera/estate 2021. Un’edizione molto particolare costituita da 64 sfilate, di cui 23 tradizionali in presenza e 41 in digitale. Un modello ibrido, denominato, dagli addetti ai lavori, phygital (dalla fusione di physical e digital). «In tempi di Covid è difficile organizzare eventi fisici ma dobbiamo farlo, dobbiamo imparare a convivere con il virus e non possiamo aspettare che tutto si risolva», così ha dichiarato Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, dando il via alla fashion week meneghina.

Un difficile equilibrio tra voglia di normalità e regole da rispettare, dove ciascun brand ha scelto la formula che ha ritenuto più adatta al periodo che stiamo vivendo. Per esempio Dolce& Gabbana, Etro e Salvatore Ferragamo hanno optato per una sfilata tradizionale, mentre Laura Biagiotti, Ermanno Scervino e Missoni hanno creato eventi completamente digitali.
Passerella in diretta televisiva per Armani, che stupisce tutti con l’utilizzo di una formula solitamente poco amata dal settore. In risposta al distanziamento sociale e alle limitazioni imposte dalla pandemia, la moda italiana, in collaborazione con Microsoft, ha creato una piattaforma digitale dedicata, arricchita di virtual showroom ed eventi interattivi.

Tramite questo strumento stilisti emergenti e professionisti possono interagire con i media, i buyer, i consumatori e gli influencer di tutto il mondo attraverso un’esperienza coinvolgente e multisensoriale senza muoversi da casa.

Elisa D'Adamo
Np novembre 2020

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