Madre di Dio del rifugio

Pubblicato il 20-04-2023

di Chiara Dal Corso

La Madre di Dio Del Rifugio (Katafigi in greco) è un’icona di un modello rarissimo, risale alla fine del XIV secolo e si trova in Bulgaria. Era appartenente al monastero di Poganowo, oggi conservata nel Museo d’Arte nazionale di Sofia. Nasce come icona processionale: è di grandi dimensioni, circa 90x60 cm, e bifacciale, sul retro c’è la raffigurazione della visione di Ezechiele.

È un’icona unica, di grande qualità artistica, che possiamo leggere attraverso i dettagli. I personaggi raffigurati sono Maria e l’apostolo Giovanni. Sono in una posizione molto simile a come li troviamo solitamente sotto la croce di Gesù. Ma Gesù crocifisso non c’è e, siccome un’icona “dettaglio” di un’altra non è possibile (se si trattasse di una rappresentazione della crocifissione, Gesù dovrebbe essere assolutamente presente!), possiamo dire con certezza che non è il momento della crocifissione. Eppure, il richiamo a quel momento è fortissimo, perché la relazione tra i due nasce proprio sotto la croce: «Gesù vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé» (Gv 19, 26-27).

Dal volto di Giovanni capiamo che sono passati molti anni da quel momento, ma le cose stanno ancora così. Sono ancora insieme, immersi in un silenzio di contemplazione: le mani coperte indicano il rispetto per la presenza di Dio.

Dettaglio che di solito troviamo nelle icone raffiguranti angeli o santi che portano l’eucaristia. Ma è anche un silenzio di dolore, specialmente per la madre, che sembra ancora ferma, impietrita sotto la croce, ancora immersa nella passione del figlio, e unita nella sua continua offerta di amore e di dolore.

Un’altra particolarità è il colore del manto della madre: solitamente è porpora, in questa icona troviamo invece il blu. È completamente vestita di blu. E il blu è il colore della profondità del mistero divino, sta ad indicare la somiglianza di Maria con Dio, il suo essere pienamente spirituale. Anche il colore delle scarpe, porpora ci dà un’indicazione: è il colore della regalità, solo l’imperatrice poteva portare tale colore. Inoltre, i due sono rappresentati senza contesto, in uno sfondo di puro oro, fuori dal tempo: lo stesso Giovanni non ha il libro del Vangelo in mano, rappresenta quindi l’umanità tutta, tutti i figli che Gesù ha affidato a sua madre.

Un’icona misteriosa, dove al centro di tutto resta lei, Maria. Dal titolo, Madre di Dio del rifugio, forse possiamo intuire qualche messaggio in più: è Maria il rifugio, lei che ci è stata affidata come madre da Gesù stesso, lei che l’ha portato in grembo, l’ha accompagnato fino alla morte, che ha condiviso il cuore e l’anima e tutti i suoi dolori come solo una madre sa fare. Lei diventa il nostro rifugio, lei ci è donata come un grande cuore materno cui affidare le nostre fatiche, i nostri dolori, le situazioni più dolorose che non riusciamo a risolvere; lei che desidera accompagnarci, aiutarci, proteggerci dal male e guidarci con certezza verso suo Figlio, verso Dio, l’amore immenso, la Vita vera, il Senso profondo di tutto.

Chiara dal Corso

NP Gennaio 2023

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