La samaritana assetata

Pubblicato il 06-11-2022

di Anna Maria Del Prete

Nel leggere la pericope della samaritana siamo abituati a ritenere Gesù l’assetato, che chiede da bere alla donna, ma una lettura più approfondita del testo ci aiuta a scoprire la vera assetata: una straniera, assetata d’amore.

Una donna che va al pozzo per attingere l’acqua nell’ora più calda, forse perché non desidera incontrare nessuno. A quello stesso pozzo siede Gesù stanco. È lui, un giudeo, a iniziare il dialogo, un dialogo difficile per superare la ritrosia della donna e conquistarne la fiducia. «Dammi da bere». La donna è stupita che un ebreo rivolga la parola proprio a lei, tre volte irregolare: è una donna, è una samaritana che gli ebrei disprezzavano e la sua vita personale non è proprio irreprensibile perché ha avuto cinque mariti e ora vive con un altro.

Dopo le prime battute il tono si approfondisce: Gesù si rivela progressivamente, mentre guida la donna in un profondo cammino interiore, fino a farla passare dalla difensiva allo stupore di scoprire la Persona eccezionale che legge nel cuore, un profeta, cioè un uomo di Dio. Sarà lui a risolvere la diatriba samaritani/ ebrei sul luogo giusto per adorare Dio. Gesù la sorprende ancora una volta, alla sua domanda non risponde direttamente, ma dichiara: «Dio è Spirito». Lo Spirito è la forza di amore che solleva l’essere umano nella sfera in cui è possibile l’incontro con Dio; in Gesù che è la Verità, il luogo che unisce in dialogo d’amore il Padre e il Figlio e in lui tutti i credenti. Possiamo dire che lo Spirito è il terzo interlocutore del dialogo. Tutto l’episodio della samaritana può essere letto come una parabola dell’azione progressiva dello Spirito che sovverte la situazione iniziale di ogni credente, senza sovrapporsi alle sue scelte e nel rispetto dei limiti culturali e psicologici.

Il dialogo si conclude con l’autorivelazione di Gesù come Messia: «Sono Io che ti parlo»: con grande solennità perché il «Sono Io» evoca il nome con il quale Dio si è rivelato a Mosè. Gesù si è rivelato a una donna, straniera e peccatrice che lo ha seguito nel cammino di autocomprensione tanto da dichiarare con coraggio di non avere marito, ormai libera dalla preoccupazione del giudizio di coloro che la condannavano per la sua leggerezza di vita. Ha scelto la verità di una vita trascorsa alla ricerca di amore conclusa in diverse storie finite male.

Con la richiesta di andare a chiamare il marito, Gesù non ha voluto metterla a disagio ma, alludendo a qualcosa che non poteva sapere per vie normali, si è rivelato come colui che legge nel segreto del cuore. Si è rivelato a quella donna, peccatrice, ma assetata della Verità. Soddisfatta nella sua sete di Amore e Verità, corre a proclamare a tutti le meraviglie di colui che ha incontrato. È una notizia troppo bella che non può tenere per sé. Ora non le importa più del giudizio della gente che la giudica, finalmente è libera.

Corre per annunciare il Messia. Da peccatrice è trasformata in missionaria, inviata alle genti per rivelare loro la verità del Dio di Amore.


Anna Maria Del Prete
NP giugno / luglio 2022

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