La locanda di Emmaus

Pubblicato il 28-02-2021

di Chiara Vitali

Era un pub della camorra, oggi è un’occasione di vita nuova per i bambini e i giovani di Ercolano (NA). La “Locanda di Emmaus” accoglie i figli del territorio, spesso provenienti da famiglie di clan rivali tra loro. Le mura dell’ex-pub sono state convertite da don Pasquale Incoronato, nel 2003: da quel momento, la Locanda offre laboratori, attività di doposcuola, percorsi pastorali e momenti di preghiera nei pomeriggi e nelle sere della settimana. L’obiettivo è dare a tutti i ragazzi «la stessa dignità e la possibilità di scelte sane», spiega don Pasquale, e «i figli dell’agio e i figli del disagio stanno insieme senza differenze». Alcuni dei ragazzi hanno il padre in carcere, altri lo hanno perso nei conflitti a fuoco tra malavitosi: i background famigliari sono spesso molto complessi. Anche per questo, la Locanda cura alcuni momenti di “famiglia” allargata, come il pranzo per tutti i 40 ragazzi della casa, una volta a settimana: per molti, un modo inedito di stare insieme attorno a una tavola. Il progetto “Adozione a vicinanza” permette ai piccoli di conoscere famiglie e realtà molto diverse dalla propria: si mostra un modo di vivere la vita che esclude la violenza. Alla Locanda operano anche educatori, psicoterapeuti e vari collaboratori: «Molti dei ragazzi li abbiamo incontrati sulla strada», raccontano. Altri arrivano tramite i servizi sociali o grazie al passaparola tra coetanei. Alcuni di loro, cresciuti, rimangono alla Locanda come volontari. «Vorremmo che Ercolano fosse diversa», dicono.

Il periodo del lockdown ha svuotato la Locanda, ma le attività non si sono fermate: i bambini e i giovani hanno continuato a distanza i percorsi di doposcuola e pastorali. La Locanda si è attivata anche per raccogliere e distribuire beni alimentari a cinquanta famiglie vicine e in difficoltà a causa della situazione Covid-19.
Azioni che, in presenza o a distanza, continuano a fare la differenza. Don Pasquale ha una consapevolezza: «Siamo credibili con i fatti». Alla Locanda, i fatti non mancano.


Chiara Vitali
NP dicembre 2020

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