La gioia dei cristiani

Pubblicato il 02-02-2018

di Domenico Agasso

di Domenico Agasso Jr - I cristiani non possono avere la faccia da veglia funebre. Perché «il pessimismo della vita» non è da credenti in Cristo. Il Pontefice lancia un nuovo appello alla gioia nella Messa del 21 dicembre 2017 a Casa Santa Marta.
Bisogna avere un volto da persone redente, perdonate: il vescovo di Roma lo dice riflettendo sulla gioia che nasce dal perdono dei peccati e dalla vicinanza di Dio. Sono tre gli aspetti di questa serenità speciale evidenziati da papa Bergoglio.
Innanzitutto il perdono: «Il Signore ha revocato la tua condanna». Jorge Mario Bergoglio esorta a rallegrarsi, a non fare una vita tiepida, proprio perché ognuno è stato perdonato: «Questa è la radice propria della gioia cristiana».

Il papa Francesco invita a essere coscienti della redenzione che ha portato Gesù: «Un filosofo criticava i cristiani, lui si diceva agnostico o ateo, non sono sicuro, ma criticava i cristiani e diceva questo: “Ma quelli – i cristiani – dicono di avere un Redentore; io ci crederò, crederò nel Redentore quando loro avranno la faccia di redenti, gioiosi per essere redenti”. Ma se tu hai faccia di veglia funebre – sottolinea Francesco – ma come possono credere che tu sei un redento, che i tuoi peccati sono stati perdonati?».
Il secondo elemento è la presenza di Dio che «cammina con noi». Quindi bisogna rivolgere, durante la giornata, «qualche parola al Signore che è accanto a noi».

Terzo punto: è fondamentale, nei momenti complicati, non lasciarsi «cadere le braccia». Perché «quel pessimismo della vita non è cristiano. Nasce da una radice che non sa che è stata perdonata, nasce da una radice che non ha sentito mai le carezze di Dio». E il Vangelo mostra «questa gioia: “Maria gioiosa si alzò e andò in fretta”, anche la gioia ci porta in fretta, sempre, perché la grazia dello Spirito Santo non conosce la lentezza… sempre va in fretta, sempre ci spinge…».
Ecco, «questa è la gioia che la Chiesa ci dice»: perciò «per favore – chiede il Pontefice – siamo cristiani gioiosi...».
Dunque il messaggio è: «“Alzati”. Quell’alzati di Gesù, ai malati: “Alzati vai, grida di gioia, rallegrati, esulta e acclama con tutto il cuore”».

Domenico Agasso Jr
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Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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