La carità della politica
Pubblicato il 04-03-2025
Ci fu un tempo in cui i cattolici esercitavano la carità della politica, secondo la nota definizione di papa Paolo VI («La politica è la più alta forma di carità»). Evocati all’impegno dalla parola evangelica del «dare a Cesare ciò che è di Cesare». Ma pure dalla dottrina sociale della Chiesa e da papi, vescovi e preti attenti alla città di Dio quanto a quella dell’uomo. Passati alcuni nel crogiolo della resistenza, finirono nella prima linea della nuova Italia democratica da costruire.
Figura tra essi a pieno titolo il bresciano Franco Salvi (foto), classe 1921, giovane partigiano cattolico, poi politico democristiano, parlamentare, stretto e fidato collaboratore di Aldo Moro. Uno dei “ribelli per amore” proposti da Teresio Olivelli, altro fulgido esempio di resistente credente, oggi beato. Spiegherà Salvi che «per quanto possa sembrare assurdo parlare di amore in un mondo in cui l’uomo era nemico all’uomo, in un momento in cui si era costretti a lottare per vivere, pure esso fu vivo e sentito. Non è retorica questa e non è necessario portare l’esempio di quel giovane maestro bresciano che voleva scarico per non colpire l’avversario o di Teresio Olivelli che scrisse la preghiera dei ribelli per amore, tutti e due olocausti per una nuova società: vi sono tutte le lettere dei condannati a morte della Resistenza che lo confermano. Era amore verso la propria terra, amore per i propri fratelli, amore per quanti si dichiaravano nemici e per i quali pure si combatteva perché anch’essi potessero vivere in una società più umana, amore della libertà e dell’onore. […] La Resistenza, dunque, più che un fatto militare è stato un movimento ideale, un moto con contenuto soprattutto morale, e, se essa questo non fosse stata certamente non avrebbe nessun significato celebrarla oggi».
Dalla Resistenza alla politica, sulla spinta del Vangelo, dell’amore, dell’ideale e della moralità. Franco Salvi non cercherà poltrone, appartato e prezioso, nell’ombra dei grandi leader democristiani Fanfani, Moro, Zaccagnini. Il servizio della politica. La carità della politica. Finirà devastato, lacerato, consunto dalla orribile tragedia di Moro, maestro e amico. Lasciata la trincea, tornerà nella retroguardia del volontariato. Il volto scavato, l’abito grigio di sempre. La coscienza limpida di una vita spesa nella carità della politica. Dai monti resistenziali alle aule del Parlamento.
Renzo Agasso
NP dicembre 2024