L’altra faccia dell’America
Pubblicato il 18-10-2025
Dal negazionismo al “sabotaggio ambientale e climatico”. Ecco, negli usa, le “trumpate” dei primi 100 giorni. Da un lato ci sono le scelte e le prese di posizione simboliche e le dichiarazioni provocatorie.
1. Le parole come “clima” e “gas serra” sono diventate tabù e le pagine sul tema sono scomparse dai siti web dei dipartimenti statali.
2. Le prese di posizione contro il frangi flusso e l’aeratore nelle docce, gli scarichi dei wc. Poi: lavatrici, lampadine e lavastoviglie torneranno ai vecchi standard energetici.
3. Ritorno negli uffici governativi delle cannucce di plastica che sono tra le peggiori forme di inquinamento nelle acque. A proposito: in Italia (dove contro l’ambiente ci sono tanti, troppi filo-trumpiani), seppur siano state dichiarate illegali per merito della delibera europea anti usa e getta, le cannucce – anche se di plastica – possono essere vendute con la clausola di poterle lavare e riutilizzare… Pratica impossibile da realizzare.
Dall’altro lato c’è l’elenco dei provvedimenti ancora più gravi che lasciano alla Cina la leadership della transizione ecologica.
All’elenco, si aggiunge l’apparentemente confusa vicenda dei dazi. In realtà Trump mette sotto accusa barriere e regolamenti europei alimentari e ambientali che ostacolerebbero il commercio americano in Europa (come i marchi dop e igp che difendono le eccellenze alimentari legate a una specifica area geografica da imitazioni). L’Europa ritiene indispensabili misure e divieti di sicurezza alimentare non approvate dagli usa, pensiamo alla carne bovina con ormoni e promotori della crescita o l’uso della ractopamina, inserita nei mangimi di bovini e maiali, che stimola la crescita. Discorso analogo per l’agricoltura. L’Europa è molto attenta alla nostra salute e al nostro ambiente. Resistiamo agli attacchi rivolti anche in Italia alle intelligenti politiche ambientali da tanti imitatori di Trump: giù le mani!
I provvedimenti di Trump
1.Uscita dagli accordi di Parigi sul clima. La decisione può diventare ufficiale solo tra un anno, ma la Casa Bianca considera l’uscita valida “immediatamente”.
2. Grave per la ricerca mondiale l’ordine agli scienziati americani di interrompere il lavoro sul prossimo rapporto Intergovernmental Panel on CLimate Change (ipcc), così come l’assenza della delegazione usa alla riunione in Cina.
3. La NASA ha cancellato un contratto di supporto tecnico e amministrativo con l’ipcc. La ricerca accademica sui cambiamenti climatici e altri temi ambientali viene ostacolata con tagli ai fondi alle università.
4.Revocati quattro miliardi di dollari di finanziamenti al Fondo Verde per il clima delle Nazioni Unite (Green Climate Fund) che aiuta oltre 100 Paesi in via di sviluppo ad affrontare gli effetti del riscaldamento e promuovere progetti di transizione energetica pulita.
5. Eliminazione di oltre 30 regolamenti ambientali emanati dall’Agenzia per la protezione dell’Ambiente (EPA). Sospensione di quasi 200 dipendenti impegnati nei programmi di giustizia ambientale.
6. Sempre all’EPA licenziati 6mila dipendenti per realizzare iniziative contro il climate change. Al loro posto: lobbisti, funzionari e avvocati legati alla all’industria dei combustibili fossili.
7. È stata avviata una valutazione dell’efficacia della Federal Management Agency per la gestione delle emergenze. Al dipartimento Energia licenziati 2.700 persone.
8. Al Dipartimento Agricoltura licenziate 3.400 persone.
9. Centinaia di scienziati ed esperti sono stati licenziati dalla NOAA, l’agenzia statunitense responsabile delle previsioni meteorologiche, dell’analisi del clima e della conservazione degli oceani.
10. In ogni settore se i tribunali rigettano i licenziamenti, gli impiegati vengono comunque assegnati ad altre mansioni.
11. Espansione della produzione di legname americano con la riduzione dei controlli, previsti dalle norme vigenti, sull’impatto ambientale dei progetti che prevedono la riduzione della superficie delle foreste.
12. «Drill, baby, drill!». Il via libera presidenziale ha riaperto 625 milioni di acri di acque costiere statunitensi (un acro equivale a 4mila mq) alle trivellazioni offshore di petrolio e gas prima vietate.
13. Fondi congelati per gli investimenti in energie pulite come il blocco (temporaneo?) delle concessioni dell’energia eolica offshore. Tagli ai finanziamenti per le energie rinnovabili per chi ha investito, crisi delle aziende di tecnologie verdi e fine della riduzione dei prezzi delle rinnovabili.
14. La revoca dei limiti delle emissioni dei veicoli su gomma stabiliti da Stati attenti ai cambiamenti climatici come la California, quindi cancellazione degli standard di emissioni delle auto, richiesti dall’epa per il 2035. Guerra alle auto elettriche con revoca degli incentivi.
15. Ridefinizione delle modifiche ai corsi d’acqua protetti, stabiliti con il Clean water act. Risultato: si consentono più alti livelli di inquinamento da sostanze chimiche usate in agricoltura, nell’estrazione mineraria e nel settore petrolchimico.
16. Intimorire vari soggetti come Jeff Bezos di Amazon che aveva lanciato una fondazione filantropica finanziandola con 10 miliardi di dollari. Adesso per non contrariare Trump ha ritirato il finanziamento.
17. Scavare sia negli abissi sia lungo le coste usa per ricavare nichel, rame e altri minerali rari. Risultato: si aprono problemi di giurisdizione e ambientali giganteschi.
NP Giugno 2025
Carlo Degiacomi




