I colori del volto

Pubblicato il 19-04-2016

di Chiara Dal Corso

La preparazione del fondo. (prima parte)

di Chiara Dal Corso - È sempre affascinante guardare un’opera dal vero. E da vicino. Osservando un volto in un’icona, per esempio, si scopre un’armonia di colori particolare, ottenuta con una procedura ricca di significati.

Dopo aver disegnato a pennello le grafie del disegno con ocra, generalmente rossa o bruna, si procede con una campitura di base omogenea che riempie tutta la zona dell’incarnato. Si chiama sankir, una miscela di terre che può avere colorazioni diverse, a seconda del personaggio che è rappresentato, il cui colore di base è una tonalità di verde, che può essere più freddo – come nell'esempio della foto (del maestro Giovanni Raffa) – ottenuto da terra verde calda, poca ocra gialla e un pizzico di bianco di zinco e di bianco di titanio, oppure diverse tonalità più calde ottenute aggiungendo ocra calda d’Italia e/o rosso ercolano in quantità differenti. Per esempio: solitamente il volto di Gesù ha un sankir abbastanza caldo, mentre quello della Madre è più verde, più etereo, come quello degli angeli, alcuni santi invece, per esempio gli eremiti o i martiri, hanno un sankir molto più rossiccio. In questo passaggio c’è una sapienza tecnica ma anche un significato spirituale che ci rimanda alla Genesi: come l’essere umano è stato plasmato con la terra, così nell'icona la figura umana si compone con la terra.

Su questa base, si riprendono poi con un pennello sottile ed una terra scura le linee principali del disegno. Quindi si procede con le ombreggiature: non sono vere e proprie ombre, ma zone più scure che servono a dare il volume al volto, e a valorizzare le zone luminose. Così come le nostre zone più scure, cioè le nostre debolezze, le nostre fatiche ci rendono esseri umani e non angeli, ma su quelle il Signore può fare meraviglie. A questo punto si procederà con l’illuminazione, che è progressiva – come il nostro cammino spirituale –, avviene per velature, e non risponde ad una logica esterna perché viene da dentro il personaggio rappresentato. È luce di grazia, che la santa persona irradia… Ma tutto questo sarà argomento della prossima puntata!

(seconda parte)

Uova e colori - Rubrica di Nuovo progetto

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok