Invasioni

Pubblicato il 04-09-2022

di Andrea Gotico

In questi giorni folli che attraversano il nostro pianeta ho avuto la grande fortuna di passare parecchio tempo all'ingresso dell'Arsenale. Come già molti lettori di NP sanno, siamo stati invasi da tonnellate di aiuti umanitari per l'Ucraina. Ma la cosa più bella di questa invasione di cibo è stata l'invasione delle persone che lo hanno portato. La maggior parte di loro si è fermata ad aiutarci generando in noi e in loro una sorta di (passatemi il termine un po' Dragonball) "Mega Punto Energetico contro il male". Ho visto decine di persone che al solo entrare dentro al cortile scoppiavano a piangere, quasi come se, entrando, avessero un assaggio di paradiso o una risposta a tutte le domande che avevano nel cuore.

Vi regalo qualche episodio. Un pensionato: «Non credevo che fare volontariato facesse così bene. Arrivo a casa distrutto la sera... ma come dormo bene!» Altro pensionato: «Ho lavorato più qui in due giorni che per 30 anni in azienda». Una signora: «Faccio scatole perché a guardare la televisione c'è da impazzire». Un italiano un po’ “matto” fissa il cortile come se vedesse oltre e dice: «Qui c'è Dio!». Un altro fissa il cortile e dice: «Fate anche i vaccini?». Una suora quasi in trance ripete tre volte: «Date da mangiare agli affamati!». Un giovane deciso: «Ecco come rispondere a Putin! Questa sì che è un’invasione che ha senso!». Un musulmano fissa il cortile e dice: «Qui c’è la felicità!». Un marocchino: «Avete un’ucraina da darmi?». Una romena: «Abito in 40 metri quadri ma posso accogliere una persona». Un ghanese: «Anche io sono ucraino, mi accogliete?».

È un'invasione di parole e gesti che fanno capire tante tante cose. Mio nonno mi diceva sempre: «La risposta è dentro la domanda. Ma la pace non è dentro la guerra».


Andrea Gotico
NP maggio 2022

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