Insegnare è lasciare un segno

Pubblicato il 22-11-2020

di Roberto Lerda

«Positivo, ricoverato al Rizzoli di Lacco Ameno, ha continuato a insegnare a distanza nei giorni di degenza». Questa è la storia di Ambrogio Iacono, docente di scienze e chimica organica all’Istituto professionale alberghiero “Telese” di Ischia. Si potrebbe riassumere così, in poche righe; nulla di straordinario – come afferma lui stesso –, eppure la sua decisione ha commosso i suoi studenti e ha colpito tanti, a tal punto da meritare l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«Il rapporto umano che si ha a scuola è una cosa che non può andare in vacanza. Non potevo abbandonare i ragazzi in questo momento. I ragazzi sentivano l’esigenza di incontrare noi professori, incontrarsi tra di loro e continuare a studiare. Questo mi ha spinto a continuare, anche grazie al fatto che la forma fisica – nonostante la polmonite – me lo permetteva». Una storia di passione per il proprio lavoro, considerato quasi una missione che non può arrendersi circostanze, ma deve reinventarsi in ogni momento per amore dei ragazzi.

Se viene messa al centro la crescita dei giovani e il loro accompagnamento nei tratti di strada più bui, allora le risposte si trovano: gli allievi percepiscono se l’adulto che hanno di fronte è credibile ed è lì per loro; se è così, anche un problema può diventare un’opportunità. «Abbiamo riscoperto dei sentimenti affettivi reciproci, ma anche profondità morale; abbiamo riscoperto di avere animi non superficiali e capaci di impegno per il bene della società». In tutto questo sforzo, il professor Iacono (come tutti i ricoverati per coronavirus) non ha potuto godere neppure della vicinanza dei suoi familiari. «A casa c’erano mia moglie e mia suocera anche loro positive, per cui mio figlio era in isolamento a casa; da due mesi non mi vedeva ed è stato anche un modo per dimostrare a lui che tutte le situazioni difficili si possono affrontare».
Insegnanti come lui, ora che le scuole stanno ripartendo, avranno acquisito ancora più credibilità agli occhi dei loro allievi e, come ci ricorda l’etimologia stessa della parola “insegnare”, stanno davvero “lasciando un segno”.


Roberto Lerda
NP ottobre 2020

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