Il valore della casa
Pubblicato il 02-10-2024
Scriveva Giorgio La Pira, sindaco di Firenze: «Il pane, e quindi il lavoro, è sacro; la casa è sacra, non si tocca impunemente né l’uno né l’altro». Cicsene, ente non profit voluto dal professore Giorgio Ceragioli, sarà presente con uno stand delle Buone Pratiche alla 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia a Trieste dal 3 al 7 luglio prossimo.
Ci andiamo per cercare un dialogo con quanti parteciperanno ai lavori e avranno modo di visitare gli stand. La casa è un’emergenza per i più poveri ma sta diventando un problema anche per chi ha un lavoro povero e comunque sta nella cosiddetta fascia grigia. In Italia non c’è un problema di mattoni ma di accesso e mantenimento dell’abitazione. Nel nostro Paese è sfitta una casa su quattro, pari a 9,6 milioni di abitazioni. Però faticano a trovare casa 4,9 milioni di persone. Nel suo piccolo il Cicsene in 20 anni ha accompagnato alla firma di 2.500 contratti di affitto nuclei a rischio povertà e proprietari privati. Crediamo in un accompagnamento abitativo imparziale ed equidistante che favorisce il dialogo tra inquilino e proprietario, pensiamo sia necessario alimentare la fiducia nelle nostre comunità e contemporaneamente sia urgente dotarci di nuovi strumenti di garanzia e tutela a beneficio sia dei proprietari che degli inquilini. Su questo genere di esperienza a Trieste vogliamo andare a dire che è urgente unire le forze, lavorare insieme. Lo stesso Stefano Zamagni (Professore emerito di Economia Politica all’Università di Bologna) parlando di “Comunità a rischio” asserisce che serva un pensiero sociale e che ricreare fiducia nella comunità sia un imperativo morale. È necessario fare un lavoro culturale perché al Noi, al Io è subentrato il singolarismo, l’estremizzazione dell’individualismo. Non da soli ma come sistema. La coprogettazione e coprogrammazione previste dal nostro ordinamento come sistema tra la parte pubblica, quella economica e il terzo settore è una bella sfida per trovare soluzioni locali a problemi reali: i 78mila alloggi vuoti, secondo Istat, nella sola Città di Torino ci interrogano sulla mancanza di fiducia che abbiamo nei confronti del nostro prossimo e delle pubbliche amministrazioni. A volte anche ben giustificato. E per questo dunque bisogna aggiungere anche strumenti di garanzia innovativi capaci di rispondere agli imprevisti: però è su un clima diffuso di fiducia che va giocata la sfida. Perché la casa è un bene privato ma dobbiamo tenere conto del bene comune.
Gianfranco Cattai
NP Giugno / Luglio 2024