Il tabaccaio di Prato

Pubblicato il 27-03-2025

di Annamaria Gobbato

Signore, noi riconosciamo quanto siamo piccoli e ignoranti di fronte alla tua grandezza. Renzo Buricchi (1913-1983)

Renzo nasce a Seano (PO), nel 1913. Il ragazzo cresce in campagna. Una volta adulto, si ritrova a gestire un bar tabaccheria nella piazza del Comune di Prato. Vi rimarrà quarant’anni.
Comunista convinto, aiuta i cugini, partigiani ben noti in zona, che moriranno entrambi nel ’44 durante un’azione di sabotaggio che prevedeva la distruzione di un treno tedesco carico di esplosivo.
Ma Renzo non si accontenta di cercare un senso alla vita nella tensione politica per un mondo migliore: figlio di contadini, sin dall’infanzia intuisce che nella natura c’è un mistero che può rispondere alle sue domande.

Racconterà più avanti che il suo primo “maestro” era stato un albero di cipresso! Dal creato al Creatore: affascinato dalla personalità di san Francesco, si lega ai suoi frati e di lì il salto verso il Vangelo è breve. Un nuovo Renzo si affaccia al bancone e inizia una diffusione di fede cristiana attraverso le “quattro chiacchiere” al bar. Semi analfabeta, divulga il messaggio cristiano come raccomanda san Paolo, «Cristo mi ha mandato a predicare il vangelo non con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo». Umiltà – per chi l’ha conosciuto e amato rimane semplicemente “il tabaccaio di Prato” – abbandono, rinuncia costante all’effimero per aprirsi a un Mistero più grande: Renzo Buricchi è tutto qui.
 

Annamaria Gobbato
NP dicembre 2024

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