Il fattore relazione

Pubblicato il 27-12-2021

di Pierluigi Conzo

L'antidoto agli effetti negativi della pandemia sul benessere

Sottolineare che per distanziamento "sociale" in realtà si intende distanziamento "fisico" non è un mero esercizio retorico. Nei mesi scorsi siamo stati fisicamente distanti, ma al tempo stesso socialmente vicini. L'interazione sociale senza il suo alter ego fisico perde necessariamente di alcuni aspetti importanti per il nostro benessere, ma… meglio di niente, oppure no? Un capitolo dell'ultimo World Happiness Report identifica alcuni fattori che hanno influenzato il benessere soggettivo durante la pandemia. Diversi studi hanno evidenziato che, anche se distanti fisicamente, restare socialmente connessi e attivi ha mitigato gli effetti negativi sul nostro benessere mentale. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, è stato osservato in quasi tutto il mondo che il Covid-19 ha avuto un impatto psicologico negativo. Da uno studio condotto negli USA emerge che la felicità e la soddisfazione di vita hanno visto uno dei maggiori cali durante la pandemia, insieme alla salute mentale e fisica.

Un altro studio condotto in Gran Bretagna ha evidenziato che le emozioni positive (sentirsi felice, energetico, ispirato, ottimista) sono diventate sempre più rare mentre alcune emozioni negative (sentirsi triste, stressato, impaurito, frustrato) sono aumentate all'inizio della pandemia, ritornando però ai livelli pre-pandemia durante il lockdown di maggio 2020. Altri studi hanno sottolineato invece che alcune persone hanno vissuto questo periodo sorprendentemente bene. Ad esempio, un campione di rispondenti in Francia, soprattutto se non esposto direttamente alla malattia, ha riportato aumenti di salute e benessere durante la quarantena, indipendentemente dal livello di reddito. Altre ricerche non hanno riscontrato cambiamenti nella soddisfazione di vita prima e durante la pandemia.

Questi differenti risultati possono essere spiegati dal ruolo che diversi fattori protettivi e fattori di rischio hanno giocato per il benessere soggettivo durante Covid-19. Tra i primi vi è la qualità e la quantità delle relazioni sociali, che hanno "protetto" il benessere durante la pandemia. Ad esempio, coloro che si sono sentiti più connessi e vicini ad altre persone hanno anche riportato aumenti nella propria soddisfazione di vita, mentre un aumento del senso di solitudine è stato associato ad una sua diminuzione. Oltre alla qualità delle relazioni sociali, anche il numero di relazioni cui le persone hanno avuto accesso durante il Covid-19 ha influenzato positivamente il benessere. Il comportamento prosociale, come ad esempio il volontariato, è un altro fattore che ha migliorato il benessere delle persone prima e durante pandemia.

Secondo alcune ricerche, le persone riescono ad avere comportamenti prosociali e ad aiutare il prossimo anche quando sono sotto stress o durante un'emergenza, come accade spesso subito dopo i disastri naturali. Questo comportamento tende ad accrescere la felicità e la soddisfazione di vita sia di chi dà aiuto, sia di chi lo riceve. Anche i social media, seppur in generale abbiano effetti negativi sul benessere, sembrano aver avuto un effetto positivo durante la pandemia, specialmente quando questi prevedono la possibilità di interagire con l'altro anche vocalmente.

Tra i fattori che, invece, hanno avuto un impatto negativo vi è l'intolleranza all'incertezza, la presenza di disturbi mentali preesistenti, il distanziamento fisico, la sensazione di solitudine e la mancanza di una rete di supporto sociale. Secondo alcuni studi, genitori e figli sembrano aver subito un calo di benessere soggettivo, probabilmente a causa delle difficoltà nella gestione familiare imposte dal lavoro da casa e dalle lezioni online. Tutti questi risultati sono di natura correlazionale: non identificano chiaramente un rapporto causa-effetto tra i diversi fattori in gioco. Questo tuttavia non esclude la possibilità che alcuni fattori, soprattutto quelli socio-relazionali, possano aver avuto realmente un ruolo importante per ridurre gli effetti negativi della pandemia sul benessere.

A conferma di ciò, altri studi che si sono focalizzati su eventi negativi diversi da questa pandemia, sono giunti a conclusioni simili, evidenziando che le relazioni, anche se spesso non risolvono problemi materiali, possono offrire un efficace supporto per il benessere soggettivo delle persone durante periodi di difficoltà.


Pierluigi Conzo
NP Ottobre 2021

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