Il contributo della TV

Pubblicato il 18-04-2025

di Michelangelo Dotta

Anche il nuovo anno, benché non bisesto e per definizione sfortunato, si apre all’insegna delle guerre e dei dittatori che occupano spazi sempre più consistenti nei palinsesti televisivi del mondo. Il clima di violenza e di distruzione programmata di uomini, territori e città sembra inarrestabile e sempre più pericolosamente vicino ai confini di un’Europa che è riuscita a vivere in un’aura di pace negli ultimi 80 anni.

La terza guerra mondiale “a pezzi”, come la definisce il papa, che viviamo grazie alla televisione tutti i giorni in diretta, si è guadagnata un posto fisso nell’informazione globale ed esercita una pressione psicologica sempre più inquietante in modo trasversale in tutte le generazioni. Come dire che, se guardi la TV, tutto puoi fare tranne che sentirti tranquillo e sicuro. Ma nella nostra televisione pubblica, ormai ostaggio della politica, c’è una costante che sembra prendere sempre più piede, una bionda presenza che sempre più spesso occupa l’intera apertura del TG, la Giorgia nazionale che con incedere sicuro e sguardo di sfida scala le classifiche di gradimento interno e ora anche internazionale. In una Rai dove non esiste più la pluralità, è diventata lei il punto di riferimento, l’approdo sicuro di una buona parte di italiani che in lei si riconosce e si sente risollevato, il volto icona che dialoga con i potenti del mondo sentendosi ad armi pari, la figlia della Garbatella salita sul gradino più alto, lei, donna, in vetta a tutte le classifiche di gradimento.
Come regalo di Natale 2024, dopo due anni di governo, la presidente del Consiglio ha incassato per primo l’encomio dell’Economist britannico che l’ha senza mezzi termini definita: «Il ponte tra UE e Trump» e la consacrazione definitiva da parte del prossimo futuro presidente Usa che, dopo l’incontro a margine della cerimonia di apertura di Notre Dame, in un’intervista telefonica al New York Post, ha dichiarato di essere rimasto letteralmente affascinato da questa donna: «fantastica e piena di energia».

Sicuramente abile nel muoversi sullo scacchiere internazionale la “sussurratrice di Trump” pare stia conquistando una platea di potenti che nel nuovo anno appena iniziato potrebbero sconvolgere gli equilibri del mondo interro; scaltri quanto spregiudicati, prepotenti quanto intoccabili grazie alle loro fortune, i nuovi amici di oltre oceano hanno lanciato un segnale importante all’Italia e all’Europa, ai critici, agli scettici e ai timorosi preferiscono la donna di comando che governa e guida un Paese intero tirando dritta per la sua strada. In questo senso anche la televisione ha fornito un pesante contributo trasformando la presidente del Consiglio da politico a personaggio; un crescendo costruito con maestria di abbracci, strette di mano, inchini, baciamano, sguardi, sorrisi e sussurri di intesa che la rilanciano sulla ribalta internazionale con un ruolo apparentemente inequivocabile: potente tra i nuovi potenti. Resta da verificare se dietro la bella immagine confezionata per la platea, veramente batte un cuore da leader capace di indicarci e condurci verso un mondo migliore.
 

Michelangelo Dotta 
NP febbraio 2025

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