Gezer

Pubblicato il 22-02-2021

di Agnese Picco

La città di Gezer è spesso menzionata nella Bibbia, nel libro di Giosuè, in relazione alla conquista della terra di Canaan: «Allora Oram, re di Ghezer, andò in soccorso di Lachis. Giosuè batté lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun su­perstite» (Giosuè 10,33). Sempre secondo il libro di Giosuè, successivamente il territorio passò sotto il controllo della tribù di Giuseppe (Giosuè 16,3), ma i Canaaniti continuarono a vivere nella città. Gezer viene ancora menzionata nel primo libro dei Re (1Re 9,15-19) quan­do il faraone egiziano la diede alle fiamme per poi assegnarla in dote alla figlia, che avrebbe sposato Salomone.

La città è stata anche oggetto di indagini archeologiche mo­derne e se ne conoscono abba­stanza bene le fasi insediative. Fu fondata nell’Antica età del Bronzo (2950 – 2650 a.C) e si sviluppò durante tutto il perio­do. Durante gli scavi sono state trovate alcune lettere, scritte in caratteri cuneiformi su tavolette d’argilla, che hanno permesso ai ricercatori di ricostruire la pro­venienza delle popolazioni che abitavano la zona. I nomi citati infatti si possono ricondurre all’uso semitico occidentale, e dunque ai Cananei, secondo la nomenclatura biblica.

Ad un certo punto però, tra il XII e il X sec. a.C, è avvenuto un cambiamento. I resti arche­ologici dimostrano che una nuova cultura si è innestata su quella vecchia: arrivano le po­polazioni israelite nella regione. Per gli archeologi, comincia l’età del Ferro.

La città di Gezer può annove­rare anche un primato: è stata la prima città biblica ad essere identificata grazie ad un’iscri­zione ritrovata durante gli scavi. Era il 1873 quando lo studioso francese Clermont-Ganneau rinvenne una pietra di confine con scritto, in ebraico: confine di Gezer. In tutto nella città sono state ritrovate 13 pietre di confine, la più recente delle quali nel 2012. La presenza di queste pietre, poste a segnalare i confini della città, rivela la volontà della po­polazione israelita di mantenere le proprie usanze, rispettando la legge ebraica. La particolarità di queste pietre e il loro bilingui­smo. Infatti recano l’iscrizione «regione di Gezer» in ebraico e in greco.

 

Agnese Picco
NP dicembre 2020

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