Fedi diverse, un bene comune
Pubblicato il 18-01-2021
Dov’è tuo fratello? Chi è il tuo prossimo? Un gruppo di giovani cristiani e musulmani di Gallarate (MI) sta provando a dare una risposta a queste domande, che interrogano nel profondo. Dal 2018, le due religioni si sono affiancate un cammino di conoscenza e dialogo. «In un contesto europeo e mondiale segnato dal radicalismo, dalla paura e dall’innalzamento di muri, sentiamo forte l’esigenza di costruire legami fraterni e ponti di unità» scrivono i giovani dell’Azione Cattolica locale, promotori dell’iniziativa.
Un percorso comune fatto di incontri, momenti di preghiera e cene multietniche. Uno stare “faccia a faccia” che abbatte i pregiudizi e lascia spazio alla realtà. Si dialoga sulle differenze e si cercano punti in comune: ad esempio, un ciclo di approfondimenti ha avuto per protagonisti i personaggi di riferimento per entrambe le religioni, come Maria, modello di fede nel Vangelo e nel Corano. «Siamo convinti che solo l’incontro e la conoscenza possono risanare le fratture, troppo spesso presenti, tra le comunità cristiane e musulmane delle nostre città» scrivono i giovani AC. Ogni anno, i giovani organizzano alcuni laboratori per coetanei e adulti alla “Festa della Pace”, appuntamento tradizionale che ha luogo in molte realtà del territorio milanese e che, a Gallarate, ha anche il volto dell’ecumenismo e dell’interreligiosità.
I giovani cristiani e musulmani di Gallarate hanno trovato nuove motivazioni nell’importante documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune, firmato da papa Francesco e dall’imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi nel febbraio 2019. Un documento che invita «tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme» che ripudia gli estremismi e richiama alla responsabilità personale. Con una chiara convinzione: «I veri insegnamenti delle religioni invitano a restare ancorati ai valori della pace, della reciproca conoscenza, della fratellanza umana e della convivenza comune; a ristabilire la saggezza, la giustizia e la carità».
NP Novembre 2020
Chiara Vitali