Fautori

Pubblicato il 19-07-2022

di Fabio Arduini

Fautori di pace. Una parola così custodisce qualcosa di speciale. Nonostante le avversità più grandi o più subdole, esiste una forza che muove le cose, le trasforma, e può riscattare le situazioni più cupe: è per esempio quello che ha testimoniato Farhad Bitani ospite all’Arsenale alcuni anni fa. La parola fautore è smaccatamente simile ad altre due, autore e fare, così tanto che si potrebbe prendere spunto da questa somiglianza per motivarsi ogni giorno a essere autori di fatti buoni per il mondo. Ma la sua vera origine affonda in un diverso terreno, fino al verbo favere, ossia favorire. Il fautore non inventa nulla dal nulla. Si favorisce qualcosa che esiste già e allo stesso tempo necessita di essere aiutata. Proprio come un seme, che contiene lui stesso ciò che lo farà diventare pianta, ma che pure non gli sarà da solo sufficiente. Se il paragone agricolo regge, allora si può declinare: la pace, come la vita, va nutrita, sorretta, anche studiata, pure gustata. Non per niente tra i parenti dei fautori di pace ci sono piante nutrienti come le fave; e le faville, che riaccendono ciò che si è spento.


Fabio Arduini
NP marzo 2022

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